Dopo più di due mesi dall’inizio dello stato di agitazione del personale di vigilanza, il blocco dell’uso dell’auto attuato nella gran parte delle regioni ha comportato una forte contrazione dell’attività ispettiva. Era un risultato voluto, finalizzato ad esercitare una giusta pressione sia sulla dirigenza Inail, affinché ponga in essere tutte le iniziative più idonee a difendere la propria vigilanza, sia sui vertici dello stesso Ispettorato, sia volto ad informare l’opinione pubblica.
La mobilitazione attuata in modo più o meno diffusa anche dal personale di vigilanza dell’INPS e dell’Ispettorato ha avuto riscontro anche negli organi di stampa e in alcune reportage giornalistici televisivi, soprattutto in un momento in cui le forme di precarizzazione del lavoro, i fenomeni di evasione e elusione contributiva e assicurativa imporrebbero un potenziamento della vigilanza e non uno sfaldamento dell’attività degli Enti e anche dello stesso Ispettorato. Questa disorganizzazione sta avendo un effetto deleterio sull’attività di vigilanza e sta portando ad uno svilimento dell’intera attività ispettiva.
Nonostante lo stato di agitazione del personale di vigilanza, si è assistito ad una vera e propria fuga in avanti dell’INAIL che sembra puntare sull’adibire alla vigilanza assicurativa il personale INL, a cui si è finora data una infarinatura teorica del tutto insufficiente, delegando la realizzazione della vera e propria formazione all’ affiancamento agli ispettori Inail; non comprendendo che il vero rilancio della vigilanza nel nostro Ente richiede il potenziamento degli ispettori INAIL, per il rapporto organico con le funzioni e il personale dell’INAIL tutto che gli stessi hanno. Oltretutto il personale ispettivo INAIL è ancora in attesa di una vera copertura assicurativa che tuteli gli ispettori dai danni che possono derivare al proprio mezzo durante l’attività lavorativa.
La coincidenza con il periodo di campagna elettorale ha impedito qualsiasi interlocuzione con la sfera politica, con il ministero del lavoro in particolare, che inevitabilmente potrà avvenire solo quando il nuovo governo sarà formato, ed al momento non pare che i tempi siano brevi.
In questa situazione pensiamo che sia opportuno, analogamente a quanto già attuato all’INPS, sospendere momentaneamente l’iniziativa del blocco dell’uso del mezzo proprio, in attesa che siano definiti gli interlocutori a cui chiedere un’inversione di tendenza. Occorre che l’INL ritorni ad essere solo organo di coordinamento dell’attività di vigilanza come era nelle intenzioni iniziali e come è giusto che sia.
Occorre che venga data la possibilità di reclutare come propri dipendenti il personale ispettivo INAIL con la conseguente abolizione del ruolo ad esaurimento.
Confermiamo nel frattempo lo stato di agitazione assecondando e sostenendo tutte le iniziative del personale ispettivo che contrastino questo stato di cose che rischia di affossare irrimediabilmente la vigilanza sul lavoro in Italia.
Esecutivo Nazionale USB Inail
Aderente
alla FSM