Mentre la Chiesa cattolica è riuscita a nominare il nuovo Papa in 30 ore di conclave, all’INPS non sono bastati tre mesi e mezzo di trattativa per chiudere il contratto 2012.
Nell’ultimo incontro è stata discussa una bozza di accordo ulteriormente svuotata di contenuti rispetto alle proposte precedenti. A parte il sacrosanto riconoscimento del TEP e del SAP al personale transitato o assunto all’INPS tra il 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2010, del resto è rimasta solo l’indennità per gli ispettori di vigilanza. In questi mesi la sezione INPS della proposta di accordo 2012 ha subito continui interventi peggiorativi, che riassumiamo schematicamente:
· 14 gennaio 2013 – Aumento di € 55,00 del TEP/Assegno di garanzia per tutto il personale;
· 28 gennaio 2013 – Aumento di € 30,00 del TEP/Assegno di garanzia per tutti più altri € 25,00 per le sole sedi sperimentali – Aumento di € 25,00 del SAP per tutti i lavoratori delle Aree A e B più altri € 20,00 solo per le sedi sperimentali;
· 11 febbraio 2013 – Aumento di € 55,00 del TEP/Assegno di garanzia solo per le sedi sperimentali – Aumento di € 45,00 del SAP solo per le sedi sperimentali;
· 11 marzo – Azzeramento di qualunque proposta di aumento.
Nel nostro intervento abbiamo ripetuto per l’ennesima volta che dal contratto integrativo 2012 ci aspettiamo due risultati principali:
· la stabilizzazione di una quota d’incentivo per tutti i lavoratori, per sottrarre peso ad un istituto costantemente minacciato dai tagli del Governo;
· un consistente aumento del SAP per i lavoratori delle Aree A e B per continuare a rispondere al problema del mansionismo con i mezzi attualmente a disposizione, dal momento che i passaggi di area sono sostanzialmente bloccati.
Abbiamo inoltre rinnovato la richiesta, purtroppo da soli, al di là di quello che leggiamo nei comunicati di altre organizzazioni sindacali, che nel contratto integrativo 2012 sia indicata la data entro la quale siano emanate le selezioni interne previste dall’Accordo triennale di programma per l’anno 2011.
Riteniamo negativo il rinvio al 2013 di un riconoscimento economico e professionale ai funzionari che rappresentano l’amministrazione nel contenzioso giudiziario. Su questo punto, come su altri, non servono commissioni od osservatori, serve la volontà di affrontare e risolvere i problemi.
Prima di pensare ad integrazioni con INPDAP e ENPALS ci sono da sanare diverse ingiustizie che permangono nella distribuzione del salario accessorio dei lavoratori dell’INPS, sulle quali sia l’amministrazione che le altre organizzazioni sindacali rifiutano di mettere le mani nel contratto integrativo 2012.
Vedremo chi avrà il coraggio di firmare un contratto integrativo che, ad oggi, è peggiore della proposta avanzata dall’amministrazione nelle prime riunioni di trattativa.
Aderente
alla FSM