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Porti

ALP Livorno, la commissione consultiva boccia i prepensionamenti

Livorno,

L’RSU e tutti i lavoratori ALP sono venuti a conoscenza che nelle Commissioni Consultive convocate dall’Autorità di Sistema Portuale locale ci sono stati pareri negativi rispetto allo stanziamento dei fondi per incentivare i pensionamenti. Incentivi previsti dalla legge e già approvati in altri porti italiani. Pareri negativi che sono arrivati da rappresentanze sindacali e datoriali.

Già da diversi mesi la situazione economica di ALP non è delle migliori, visti i pochi turni che il porto “lascia” agli addetti dell’art 17. In questi mesi sono intercorsi vari incontri tra la scrivente e l’azienda ma anche con i vertici dell’Autorità di Sistema, durante i quali tra le soluzioni da mettere in campo c’è sempre stata la possibilità, viste le previsioni di legge, di poter esodare o anticipare alcuni lavoratori al pensionamento tramite l’utilizzo di una percentuale delle risorse pubbliche a disposizione.

Tra le richieste di prepensionamento ricordiamo che ci sono tre lavoratori operativi e una lavoratrice amministrativa che si occupava delle buste paga. Si “occupava” perché mentre le si prometteva un repentino pensionamento, il servizio del calcolo dei cedolini è stato affidato ad uno studio privato e quindi in questo momento ALP sta pagando, di fatto, un doppio servizio.

Sembra quasi che ognuno stia mettendo del suo per affossare definitivamente ALP e non farle trovare stabilità, per il porto e per quanto ci riguarda per i lavoratori.

La stessa legge che prevede anche fondi per la formazione professionale e che da anni non riesce a trovare applicazione. Passano i mesi e gli anni e non si arriva mai a una definizione mentre si continua ad incolpare la vecchia gestione di ALP di questa mancata formazione. La precedente gestione aziendale che, ricordiamo a tutti, aveva portato ALP ad un benessere economico come mai avuto dal 2003 ad oggi.

Riteniamo che l’accesso al fondo di pensionamento sia indispensabile e inderogabile per la salute economica di ALP. Questa, come altre doverose misure, nell’attesa che a livello nazionale il lavoro portuale venga finalmente riconosciuto come usurante.

In questo contesto diventa essenziale l’applicazione dell’ordinanza sul controllo della turnistica delle imprese autorizzate che ad oggi risulta completamente inefficace visto che a banchina si continuano a macinare ore di straordinario di gran lunga maggiori rispetto a quanto previsto nel Ccnl di settore.

Secondo noi questi fondi sono una grande occasione per il Porto per poter investire su un ricambio generazionale, con la possibilità di trovare nuovi lavoratori che possano rispondere efficacemente alle esigenze delle nuove sfide che abbiamo davanti.

Oltretutto, nel caso di ALP, queste sarebbero fuoriuscite che liberebbero posti con possibilità di assunzione per alcuni degli storici lavoratori interinali che vivono da quasi dieci anni una situazione di massima precarietà professionale.

RSU USB ALP SRL