Anche questa volta, così come lo scorso 17 maggio, è stata altissima l'adesione del personale in servizio durante il turno mattinale che ha deciso di incrociare le braccia aderendo allo sciopero di 24 ore dell'USB.
È inaccettabile che i lavoratori siano costretti a scioperare semplicemente per chiedere all'Azienda di essere ascoltati su come migliorare il servizio a tutela del proprio lavoro e del diritto alla mobilità sicura e sostenibile dei cittadini.
È doveroso rammentare che in virtù dei fini pubblicistici che l'ATC persegue e della corresponsione dei finanziamenti pubblici (le tasse dei cittadini) che riceve dallo Stato, attraverso gli enti preposti, l'Azienda sia tenuta a garantire un servizio efficace ed efficente in tutti i periodi dell'anno.
La realtà del servizio erogato sull'isola parla invece di utenti costretti a viaggiare accalcati come delle bestie e ad interminabili file alle fermate, con un costo del biglietto elevato rispetto allo standard delle tariffe Regionali e Nazionali.
Restiamo in attesa di conoscere il piano industriale dell'ATC e di condividere percorsi organizzativi, in collaborazione con le attuali amministrazioni comunali, che possano garantire un piano di mobilità integrato e sostenibile sotto l'aspetto ambientale a tutela della salute dei cittadini e degli operatori del trasporto pubblico locale.