Vertice sui conti tra il premier e il ministro dell'Economia. Non ci saranno ulteriori risorse per gli interventi in arrivo
di VALENTINA CONTE
ROMA - La vera secchiata d'acqua gelida è arrivata ieri, nel primo incontro tra Renzi e Padoan al ritorno dalle ferie: non ci sono risorse aggiuntive, soldi freschi, tesoretti, fiche a sorpresa da puntare sulla ruota dell'anno in corso. Il controllo della spesa, di qui a dicembre, deve essere ferreo. Troppo grosso il rischio di sforare il 3% nel rapporto tra deficit e Pil, in pratica già raggiunto. Troppo alta la probabilità di infrazioni europee, proprio ora che Bruxelles si avvia a concedere flessibilità ai paesi riformatori e virtuosi. Attenzione dunque ai cordoni della borsa.
Una nota dolente per Renzi e i ministri Lupi e Guidi (Insfrastrutture e Sviluppo), a questo punto orientati a confezionare un decreto Sblocca-Italia asciutto, ricco di norme per semplificare e sburocratizzare, ma povero di entrate extra. Dunque a costo zero. Si farà con i denari che già ci sono da rimettere in circolo: le somme stanziate a suo tempo per opere grandi e piccole poi bloccate, qualche residuo di fondo europeo. E si proverà a coinvolgere i privati, con accordi di partenariato, grazie anche al supporto della Cassa depositi e prestiti. Per questo, nel provvedimento atteso per venerdì, a traballare più degli altri è il pacchetto casa: ecobonus da stabilizzare e rafforzare per gli interventi antisismici, incentivi per chi compra un appartamento e poi l'affitta a canone concordato, agevolazioni fiscali per le permute immobiliari, se si acquistano abitazioni ad alto rendimento energetico...
Il premier e il ministro dell'Economia si sono visti dunque ieri pomeriggio, per un'ora circa a Palazzo Chigi. E hanno fatto il punto sugli impegni a breve e a medio-termine del governo...
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(26 agosto 2014)