Il governo promuove la nuova normativa sugli ammortizzatori sociali dal 1 gennaio 2022. Ci sono anche le regole della cassa integrazione, naturalmente ancora una beffa per i lavoratori e le lavoratrici che onestamente trovavano piccoli lavori per poter mandare avanti la famiglia.
Un governo che favorisce il lavoro nero anziché dare una mano a chi è già in difficoltà da anni.
Un governo che ancora picchia chi lavora onestamente e che vuol pagare le tasse in un modo equo.
Sì, perché in questo paese ormai il mondo del lavoro è una giungla creata dai tantissimi contratti che esistono.
Per i contratti in essere, stipulati a partire dal primo gennaio 2022, i nuovi canoni di controllo che Inps metterà in atto saranno in base alla durata del contratto stesso dividendo in due tipologie le possibilità di stipula:
1) Se pari o inferiore a sei mesi, la cassa integrazione viene sospesa per tutta la durata del contratto extra.
2) Se superiore a sei mesi, la cassa integrazione non viene erogata per le giornate effettivamente lavorate mediante contratto extra.
Per giornate lavorate intendono anche una sola ora al giorno. La Cig in caso di mancata comunicazione del contratto extra da parte del lavoratore all'azienda e all'Inps, continuerà ad essere erogata da JSW, con la conseguenza che in dichiarazione dei redditi del prossimo anno, venga richiesta da rendere per la somma non spettante all'agenzia delle entrate.
USB Piombino vuole sollevare alcuni punti: in pratica un lavoratore in cassa integrazione non potrà fare più nessun lavoro in regola entro i 6000 euro lordi annui come in precedenza, perché gli verrà richiesto indietro la cassa integrazione dei giorni lavorativi fuori l'azienda.
Non si sta parlando di 10 o 20 mila euro annui in più ma di 350 euro in più che un lavoratore poteva aggiungere per arrivare alla fine del mese, soprattutto con una famiglia a carico e dei figli, soprattutto dopo tutti gli aumenti che ci saranno per le materie prime, le bollette energetiche, alimentari e carburante, perché sta aumentando tutto.
Non riteniamo giusto che vengono aggiunte leggi per peggiorare la vita dei più poveri e non dei più ricchi. In più, così si alimenta il lavoro nero a discapito di lavori regolarmente dichiarati. Abbiamo un governo che ragiona all'incontrario e non facilità l'emersione del sommerso.
Come sindacato USB ricordiamo che solo a Piombino ci sono molti cassintegrati, solamente in JSW si parla di almeno 1000 che non entrano più a lavoro da 8 anni e che con la vecchia normativa potevano fare qualche lavoro umile e legale, per non parlare di lavoratrici assunte a 25 ore settimanali, piccole aziende che hanno messo in cassa integrazione i lavoratori, che oltretutto percepiscono la Cig ogni tre mesi, e che adesso si trovano in una condizione di cercare di vivere lavorando in nero.
Come sempre, un governo che distrugge chi prova a vivere nella legalità pagando le tasse: lo si punisce per aver cercato di sopravvivere.
USB Piombino Lavoro Privato