Si inizia subito dal Trasporto pubblico locale con un taglio del 40% dei servizi.
E’ notizia di queste ore, infatti, che il Dipartimento regionale ha proceduto a comunicare ai Consorzi la necessità di applicare la DGR 316 del 28 luglio 2014 che, appunto, prevede il taglio dei servizi di trasporto collettivi nella misura evidenziata in precedenza.
Una decisione sconcertante, anche se per certi versi attesa, considerato che la Regione Calabria sta procedendo speditamente verso l’affidamento dei servizi di Tpl mediante gara allo scopo di ridurre i costi senza valutarne le conseguenze.
Una scelta politica sbagliata che, è l’esatto opposto di quanto realmente occorre per realizzare un sistema di trasporto utile alla crescita sociale ed economica del territorio, considerato che il presidente Oliverio ha sostenuto il No alla privatizzazione dei servizi locali schierandosi apertamente per l’abrogazione dell’art 23 del Dlgs 112 del 25 giugno 2008.
Una scelta, quello del taglio dei servizi, che inciderà, inoltre, pesantemente sul diritto alla mobilità dei cittadini e che metterà in discussione il diritto al lavoro per circa 1000 addetti del settore, oltre a mettere in discussione la tenuta delle imprese esercenti pubbliche e private.
I proclami del presidente Oliverio quindi - che appena una decina di giorni addietro in uno dei tanti incontri ai quali ci abituato nel solco della propaganda renziana dichiarava che per la nostra regione serve un nuovo sistema di mobilità ritenendolo strategico e fondamentale se davvero si vogliono perseguire gli obiettivi di crescita, di sviluppo e per uscire dalla marginalità in cui è precipitata la Calabria - si fermano davanti ad una deliberazione emessa dalla precedente Giunta regionale, il che fa pensare che tutto cambia affinché nulla cambi.
USB si opporrà a ogni decisione politica che possa mettere in discussione il diritto alla mobilità dei cittadini calabresi e il diritto al lavoro degli addetti al settore con opportune iniziative.