AL MONITORAGGIO DEL MINISTRO BRUNETTA
rispondiamo con L'AUTODENUNCIA PRECARIA
L’Autodenuncia è una forma di tutela e di protesta
L’AUTODENUNCIA PRECARIA
Compila e invia il modulo di autodenuncia che trovi IN ALLEGATO
agli indirizzi di posta elettronica e/o fax di seguito elencati:
Sindacato RdB/CUB: info@assuntidavvero.rdbcub.it – fax:067628233
Ministro: r.brunetta@governo.it - fax UPPA: 0668997280
Capigruppo al Senato: gasparri@tin.it;finocchiaro_a@posta.senato.it; belisario_f@posta.senato.it;dalia_g@posta.senato.it; pistorio_g@posta.senato.it
E’ stato avviato dal Ministro Brunetta il monitoraggio dei contratti di lavoro a tempo determinato (così si chiama), in applicazione di una legge che ancora non è tale (!) e cioè l’ormai famigerata A.S. 1167 (art.7, comma…).
Questo monitoraggio rischia di essere l’ennesimo atto della campagna di immagine e cattiva informazione messa in atto dal Ministro contro i precari e il lavoro pubblico per mistificare agli occhi dell’opinione pubblica le reali operazioni di tagli di fondi, risorse e posti di lavoro già compiute nei servizi pubblici con la legge 133/08 e la finanziaria 2009. Operazioni che significheranno, al di là della campagna populista, la reale perdita di posti di lavoro e futuro per alcune centinaia di lavoratori precari storici, non stabilizzati e/o non stabilizzabili, comunque lavoratori che andranno a casa e senza prospettive alla fine del contratto nei prossimi mesi.
Non solo, ma leggendo nel merito e in mezzo alle righe della documentazione inviata a tutte le P.A., emerge chiaramente che la rilevazione è finalizzata a conoscere la sola situazione dei lavoratori con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato che sia in possesso dei requisiti per la stabilizzazione previsti dall'Articolo 1, commi 519 e 558, della Legge 296/2006 e dall'articolo 3,comma 90, della Legge 244/2007.
Su tutto il rimanente personale precario, cioè la maggior parte, storico ma non rientrante nei processi di stabilizzazione già risicati del passato governo di centro sinistra e, cioè, su tutte le altre tipologie contrattuali di precariato esistenti, che non siano il tempo determinato, vengono chieste sole informazioni “di sintesi” cioè solo quanti sono (non si chiede né anzianità né modalità di reclutamento) e scompaiono interinali e lsu forse ricomprendibili in una generica voce “altre forme di collaborazione” quasi a voler dire “tutti e nessuno”. Fino al paradosso che le Amministrazioni che non rispondono vengono semplicemente considerate come “non interessate alla stabilizzazione”, come a dire : “e chi se ne frega!!”
Un mago al contrario questo Ministro! Adotta lo strumento del monitoraggio fintamente scientifico (bisogna rispondere in meno di due settimane e a domande così sintetiche da non chiedere nulla) per sostenere che i precari non sono un vero problema….“basta farli scomparire!”
Questa è una chiara operazione demagogica da un lato e ammazza-precari dall’altro
e alla quale ci opporremo con una risposta ironica ma forte:
L’AUTODENUNCIA PRECARIA
L’Autodenuncia è una forma di tutela e di protesta
Compila e invia il modulo di autodenuncia che trovi sul sito www.assuntidavvero.rdbcub.it
agli indirizzi di posta elettronica e/o fax di seguito elencati:
Sindacato RdB/CUB: info@assuntidavvero.rdbcub.it – fax:067628233
Ministro: r.brunetta@governo.it - fax UPPA: 0668997280
Capigruppo al Senato: gasparri@tin.it;finocchiaro_a@posta.senato.it; belisario_f@posta.senato.it;dalia_g@posta.senato.it; pistorio_g@posta.senato.it
E’ importante che ognuno oltre ad inviare la sua autodenuncia, pubblicizzi attraverso tutti i mezzi di comunicazione ( blog, mail liste, siti, stampa, ecc.) l’iniziativa. Solo con l’unione tra tutti i precari e l’appoggio dei lavoratori a tempo indeterminato possiamo vincere. Pensare di risolvere solo il proprio caso può solo ritardare un licenziamento che comunque è nel programma governativo.
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17 marzo 2009 - Ansa
P.A: RDB-CUB, AUTODENUNCIA COME TUTELA DA CONTROLLI PRECARI
ROMA - (ANSA) - ROMA, 17 MAR - In segno di protesta contro il monitoraggio dei contratti di lavoro atipici avviato dal ministro Renato Brunetta nella pubblica amministrazione i sindacati di base invitano i precari pubblici ad autodenunciarsi e a partecipare alla manifestazione nazionale del 28 marzo. "Il ministro ha poco da contare se il fine è quello di licenziare", afferma in una nota Carmela Bonvino, della federazione nazionale Rdb-Cub. "Invitiamo - spiega - tutti i precari pubblici ad autodenunciarsi al ministro come forma di autotutela e di protesta, utilizzando il modulo che è scaricabile dal nostro sito". La federazione Rdb-Cub considera il controllo sui contratti atipici promosso da Brunetta, "in applicazione di quello che è ancora un disegno di legge (Atto Senato 1167)", "l'ennesimo atto della campagna di cattiva informazione intrapresa dal ministro contro i precari e il lavoro pubblico". Sempre secondo i sindacati di base si tratta di "operazioni che comporteranno la reale perdita di posti di lavoro e di futuro per alcune centinaia di lavoratori precari storici, non stabilizzati o stabilizzabili".
18 marzo 2009 - L'Unità
Precari pubblici
Brunetta come il mago Otelma
Il ministro Brunetta ha presentato il suo monitoraggio sui «lavoratori atipici» nella Pubblica amministrazione. I dati sono attendibili quanto una previsione del mago Otelma. Si tratta di un 10 per cento sul totale delle amministrazioni (7 provincie su 110, ad esempio). Emerge che i precari sarebbero solo 3 mila di cui i «regolarizzabili» (concorso vinto e tre anni di contratto) solo 1.125 (di questi gli enti chiedono l’assunzione di 787). «Se sono così pochi perché non li assume tutti?», ha replicato Podda (Cgil). Qualche notizia Brunetta però l’ha data. Per esempio «sembra che i vincitori di concorso non siano pochissimi» e che negli enti di ricerca «le regolarizzazioni ci sono già state» con «2mila co.co.co. già a casa». Poi ha ribadito «l’invito a diretti interessati a segnalare la loro presenza negli enti». Rdb l’ha raccolto: sta partendo l’autodenuncia.(M.FR.)