“Pane, salame e vino contro chi ci vuole a pane e acqua”: è partita così questa mattina, dalla Statale di Milano, la mobilitazione negli atenei italiani a sostegno del rinnovo contrattuale del comparto Università. Hanno partecipato all’iniziativa milanese alcune centinaia di lavoratori, che insieme al pane e salame hanno trovato la petizione indetta dalle RdB-CUB a sostegno della proposta di stralcio della parte economica del contratto.
“I nostri salari sono fermi al 2005 e le integrazioni d’ateneo sono congelate al 2004”, dichiara Orazio Maccarone per l’Esecutivo nazionale RdB-CUB Università. “I rinnovi del Contratto di Enti Locali e Sanità sono partiti: cosa dobbiamo aspettare noi lavoratori universitari ? Che passi la festa e si finisca gabbati?”.
“Oltre alle inadempienze del governo ci sono quelle della baronia – prosegue Maccarone - che mentre paga regolarmente gli aumenti ai docenti, dimentica che i lavoratori tecnici-amministrativi sono fermi a 1000 euro al mese, scaricando su questi ultimi i costi delle crisi di bilancio e della ristrutturazione che il fallimento delle gestioni aziendalistiche degli atenei ci ha regalato” .
“Questa incredibile situazione indica anche una soluzione al problema politico del salario di cui tanto parlano i candidati dei partiti: non la detassazione degli straordinari o la detassazione dei salari se legati alla “produttività” aziendale, ma salari europei e scala mobile”, conclude il responsabile RdB-CUB Università.
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