L’amministrazione dei vigili del fuoco cerca di limitare il sindacato e le sue prerogative.
Così cita il sindacato più agguerrito dei vigili del fuoco, l’unico che rappresenta esclusivamente la base dei lavoratori, quelli che perdono quotidianamente dei diritti, dichiara.
Ci eravamo lasciati con la scorsa denuncia per l’attribuzione forzata di mansione aggiuntiva obbligatoria di autista, per la quale è stato indetto uno stato di agitazione e domani, giorno 13 si terrà un tavolo così detto di raffreddamento.
Il punto è che il Dirigente pro-tempore Gissi Emanuele, incurante dell’intimazione di sospendere tale attribuzione e rinviare all’indomani del tavolo, attendendone l’esito, il giorno 9 Dicembre emette apposito O.d.g. dove indice la data del corso, dal giorno 16 Dicembre, indipendentemente dall’esito dell’incontro.
Ogni azione che tende a far perdere di credibilità il sindacato e a limitarlo è ascrivibile all’articolo 28 dello statuto dei lavoratori, ovvero è un reato per attività antisindacale.
Continua il sindacato: la mansione di autista è quasi sempre una scelta lavorativa, perché chi è autista, normalmente lo è fino ai passaggi di qualifica, diciamo spesso un ventennio.
Ancora, un autista delle APS ( auto-pompa-serbatoio ) è responsabile praticamente di 1.500.000 di euro con uno stipendio mensile che complessivamente si aggira attorno alle 1500 euro.
Sino ad oggi i pompieri hanno sovrastato un vuoto normativo colmato dalla buona volontà, ma avendoci sguarnito di ogni tipo di tutela, economico, legale né tanto meno retributiva, molti lavoratori ci pensano due volte prima di compiere il passo, quasi mai senza possibilità di ritorno alla vera e unica mansione legalmente riconosciuta: quella di vigile del fuoco.
L’autista all’occorrenza può essere chiamato a fare il vigile ( e quindi due mansioni ), mentre viceversa non è possibile.
Se come a noi noto il problema ha carattere nazionale, si trovi una soluzione unitaria, ma non accettiamo che tutte le carenze organizzative e normative debbano sempre e comunque in qualsiasi modo riversarsi sulla “base” che così facendo garantisce esclusivamente il raggiungimento degli obiettivi imposti al dirigente dal superiore gerarchico e che spesso si tramuta anche in monetizzazione per gli obiettivi raggiunti di ambedue le figure.
Per semplificazione significa che lo sforzo eventualmente accettato dai lavoratori crea vantaggi solo al/ai dirigente/i di turno.
Il nostro sindacato tutela i lavoratori ed i loro diritti, pertanto utilizzeremo ogni utile strumento per contrastare anche questo nuovo, ennesimo abuso di potere.
il coordinamento provinciale USB VVF