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PARASTATO

ANCORA ATTACCHI AI LAVORATORI INPS DI SALERNO - ORA BASTA!!!

Salerno,

 

ORA BASTA !!!

 

VERGOGNOSE AGGRESSIONI ALL’INPS DI SALERNO

 

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è un articolo comparso stamani su un quotidiano locale.

Più volte abbiamo denunciato come la frustrazione dei cittadini finisca per essere scaricata sui funzionari che sono agli sportelli, a volte anche impropriamente, perché avvengono direttamente negli uffici non aperti al pubblico.

Oberati di pratiche e di richieste, i lavoratori dell’INPS, specie quando le situazione economiche delle famiglie sono molto precarie, si adoperano in modo da superare i cavilli burocratici che ostacolano l’accettazione di richieste che hanno fondamento nelle norme e nel diritto.

Purtroppo, i tentativi di frode, all’ordine del giorno, inducono ad effettuare verifiche approfondite, costituendo ciò un obbligo di servizio per chi, soprattutto, è addetto alle autorizzazioni per l’erogazione di prestazioni che vengono finanziate da fondi all’uopo predisposti. Ma è da tempo che chi svolge la propria attività nel Pubblico impiego, finisce per essere diffamato e infangato, pur essendo vittima di un sistema infernale che lo mette a contatto con un’utenza imbufalita per presunti  torti subiti che, a prescindere, vengono addebitati al Lavoratore Pubblico, quando poi la politica e terzi mettono mano, creando un vortice in cui, con “campagne ad arte” e con il “metodo Boffo” si tende a trovare un colpevole “INNOCENTE”, che può anche alimentare la carriera di qualcuno a spese di persone a cui viene ROVINATA LA VITA. E’ il caso vergognoso che oggi finisce sul giornale con nome e cognome della lavoratrice incaricata dell’istruttoria del procedimento. La domanda di prestazione per gli assegni familiari doveva essere respinta perché carente. La richiesta di documentazione prevede dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà complete ed esaurienti. Cosa che non è avvenuta! Nel caso in esame, la seconda richiesta di documentazione è stata inoltrata perché la documentazione prodotta non era esaustiva. L’attacco è vergognoso perché mirato su una singola lavoratrice usata dal giornale come capro espiatorio di tutti i paradossali malfunzionamenti della pubblica amministrazione. Il giornale e la giornalista avevano il dovere professionale e morale di verificare in INPS almeno i fatti che hanno provocato non la respinta, ma una seconda e semplice richiesta di documentazione integrativa per rendere chiara e giuridicamente completa la pratica. La domanda sembrerebbe, quindi, presentare incongruenze.

L’assurda e roboante campagna denigratoria contro i dipendenti pubblici, anche per colpa di truffe perpetrate contro la P.A., mal raccontate, alimentano rabbia e frustrazione sia nell’utenza che nel Lavoratore Pubblico, troppo spesso solo e senza organizzazione e mezzi necessari a dare risposte esaurienti all’utenza.

Le inefficienze della PA sono problemi e colpa di altri, non dei lavoratori che vivono di stipendio.

I veri colpevoli, da un lato tagliano il welfare come prestazione diretta a cittadini e lavoratori e dall’altro tagliano risorse di personale che, con il mancato turn-over di questi decenni ha provocato uno scandaloso licenziamento di massa di dipendenti pubblici o come diceva una rappresentante delle Istituzioni, “ASCIUGAMENTO” degli Organici.

 

La USB, nel denunciare quanto accaduto, chiede alla Dirigenza di intervenire con un comunicato stampa ufficiale che faccia chiarezza su quanto accaduto per evitare che episodi così incresciosi si  ripetano, garantendo così ai lavoratori, la tranquillità, il decoro e la stima che meritano, perché il 99,99% non solo fa il proprio dovere ma deve fare sempre leva sul proprio spirito di servizio, con grandi sacrifici, per sopperire alle mancanze dovute a subdole politiche economiche che stanno smantellando tutto ciò che è Pubblico, in favore di Privati ASSISTITI che invece di creare posti di lavoro, cercano di lucrare sull’ultimo baluardo rimasto in questo Paese: IL WELFARE !!!.

 

Coordinamento Provinciale INPS Salerno