La Suprema Corte di Cassazione, con sentenza pubblicata il 6.8.2024, sancisce la terza sconfitta della ex FCA, oggi Stellantis, per essersi opposta all’effettuazione delle trattenute sindacali a favore di USB nello stabilimento di Termoli. Non è la prima volta che l’ex Fiat Group viene condannata per condotta antisindacale ma l’azienda preferisce subire le condanne e esborsare soldi nelle cause legali piuttosto che garantire i più elementari diritti sindacali ad organizzazioni sindacali conflittuali come USB.
La determinazione di questa azienda a colpire, anche economicamente, chi si oppone alle sue strategie e politiche industriali non è nuova e, anche se cambiano la denominazione e gli azionisti, il suo vero volto viene spesso smascherato anche da queste sentenze.
La ex FCA aveva già perso nei primi due gradi di giudizio, subendo la condanna per attività antisindacale, ma, come suo solito, ha fatto ricorso alla Corte di Cassazione per chiedere l’annullamento dei precedenti giudizi.
La Corte di Cassazione viceversa ha confermato le precedenti sentenze di condanna per attività antisindacale e condannato nuovamente l’azienda per attività antisindacale e al pagamento delle spese di giudizio e a favore dei nostri legali, gli avv. Faranda e Crupi, che ringraziamo per il loro incessante lavoro a tutela dei lavoratori.
Nonostante la continua repressione che l’azienda esercita nei confronti dei nostri iscritti e militanti, le nostre iniziative contro un piano industriale lacunoso e foriero di pesanti ripercussioni sul terreno industriale ed occupazionale non cesseranno perché il patrimonio industriale e il perimetro occupazionale della ex più grande azienda Italiana non può essere terreno di conquista spregiudicata da parte del gruppo Stellantis la quale sta producendo solo macerie e desertificazione industriale.
Unione Sindacale di Base