Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

RASSEGNA STAMPA

ANCORA UN'OCCUPAZIONE ABITATIVA DELLA RETE SOCIALE PER LA CASA

Alessandria,

Alle donne, agli uomini, agli anziani e ai bambini di Alessandria, agli organi di informazione, al Sindaco e al Prefetto.

Oggi (13 giugno 2008), intorno alle ore 16, una quarantina di attivisti e famiglie della Rete Sociale per la Casa, hanno dato vita ad una nuova occupazione abitativa. Come sempre con questa iniziativa si è ridato dignità ad una famiglia in forte disagio abitativo. Una giovane coppia con due bimbi piccoli, un solo stipendio che rende impossibile sostenere un affitto e un’ospitalità che durava da troppo tempo e sarebbe terminata da un giorno all’altro. Il luogo dell’iniziativa è sempre la palazzina di via Viora, dove ormai sono cinque le famiglie che hanno ristrutturato e abitano alloggi lasciati inspiegabilmente vuoti da parte dell’ATC e mai ristrutturati. Adesso questa palazzina è finalmente come l’avremmo sempre voluta vedere. Tutti gli appartamenti sono ristrutturati e abitati da famiglie, chi assegnatari, chi autoassegnatari. Dove l’agenzia territoriale per la casa ha fallito, lasciando vuoti per anni appartamenti che dovevano essere assegnati, i movimenti si sono sobbarcati i costi della ristrutturazione (alcune migliaia di euro) e hanno ridato un tetto e dignità a famiglie che non l’avevano. Di quale legalità parli Vignuolo ci è impossibile comprendere. Per lui la legalità è che intere famiglie con bambini piccoli vivano per strada, mentre l’ente che lui presiede non assegna alloggi vuoti da anni?. Per lui legalità è sgomberare le famiglie che inevitabilmente si ritroverebbero a vivere sotto a un ponte?. Per lui legalità è chiedere di usare i manganelli contro giovani, anziani e bambini?. Che brutta idea di legalità… Ora siamo convinti che sia venuto il tempo di ridare potere alla parola, che la politica riscopra il primato del dialogo e della mediazione davanti ai bisogni delle persone. Chiamiamo in causa il Sindaco e il Prefetto perché si possa tornare a dialogare, nella consapevolezza che gli sfratti e gli sgomberi non possano risolvere il problema dell’emergenza abitativa. Noi non lo possiamo permettere, lo dobbiamo al sorriso dei dieci bambini che abitano le case occupate rendendole vive coi loro giochi e le loro urla di gioia. Lo dobbiamo ai tanti anziani che hanno il diritto ad una vita serena, quella che dovrebbero avere tutti. Lo dobbiamo ai padri e alle madri dei bambini, perché possano continuare a guardare al futuro con qualche certezza in più. Lo dobbiamo a noi stessi che lottiamo per una società più giusta e solidale e stiamo contribuendo a rendere Alessandria migliore. Impediamo oggi gli sfratti perché sogniamo che domani nessuno debba più essere sfrattato, occupiamo case perché sogniamo che nessuno domani abbia più il bisogno di farlo, impediamo gli sgomberi delle case occupate perché sogniamo che domani tutti vivano in una casa dignitosa, ci siamo organizzati nella Rete Sociale per la Casa, perché sogniamo che domani non ci sia più bisogno della Rete Sociale per la Casa. Per tutte queste ragioni manifesteremo Venerdì 20 Giugno davanti alla Prefettura a partire dalle ore 16,00. Torniamo a dare potere alla parola, un’opportunità per tutti.

Le sognatrici e i sognatori della Rete Sociale per la Casa

 

www.globalproject.info/art-16328.html