Quella di ieri, sabato 29 giugno, è stata l’ennesima giornata di passione per quanti, cittadini e turisti, avevano deciso di lasciare l’auto a casa ed utilizzare i mezzi pubblici dell’ANM per lavoro o svago.
La Napoli capitale mondiale dei trasporti nel 2019, annunciata dal sindaco de Magistris, si trova a fare i conti con quella che i pendolari definiscono “l’azienda di (im)mobilità napoletana”.
I treni della metropolitana linea 1 hanno subito una limitazione della circolazione dalle 13.30 fino alle 20.30 sulla tratta Piscinola – Dante per il guasto di quatto treni sui nove in circolazione. Escluse dunque le fermate Toledo, Municipio, Università e Garibaldi.
Uno stop che arriva in una fase in cui il piano traffico studiato dall’amministrazione comunale in occasione delle Universiadi ha messo in ginocchio la città, con inevitabili ricadute sul trasporto pubblico di superficie. Difatti gli autobus sono rimasti bloccati nel traffico con inevitabili disservizi e corse saltate.
Il trasporto pubblico a Napoli continua a funzionare male ed essere amministrato peggio – dichiara Adolfo Vallini dell’Esecutivo Provinciale USB lavoro Privato – a distanza di più di un anno dall’annunciata apertura della linea 6 e del prolungamento del nastro di esercizio in h24 della linea 1 la situazione è decisamente peggiorata. Non solo gli impegni assunti non sono stati rispettati ma siamo stati costretti ad assistere ad una graduale rimodulazione e taglio dell’offerta di mobilità in termini di numero di linee e di corse. Il trasporto di superficie, specie quello effettuato nelle cosiddette periferie della città è stato quasi cancellato. E’ giunto il momento che l’amministrazione comunale e l’ANM chiedano scusa ai cittadini per i disagi che si sono verificati ieri e che, più in generale, si verificano quotidianamente. L’approssimazione e la mancanza di servizi sono figlie della mala gestione aziendale e dell’incapacità da parte dell’azionista Comune di Napoli di esercitare in modo positivo il potere di indirizzo e controllo sulla partecipata”.
“E’ assolutamente intollerabile che in ANM si continuino a far marcire i problemi, tollerando sprechi e cattiva gestione pur di garantire la “pace sociale” - afferma Marco Sansone del Coordinamento Regionale Usb lavoro Privato - sono anni che in ANM si continuano a proporre piani che non salvano e utilizzare medicine che non curano. L’accordo sottoscritto venerdì in azienda tra l’ANM, le Organizzazioni Sindacali “maggiormente rappresentative” e il vice sindaco del Comune di Napoli, per i prolungamenti della metropolitane e funicolari il sabato sera, ritrae l’ennesimo atto di una farsa che vede cittadini e lavoratori sull’orlo di una crisi di nervi, vista l’approssimazione con cui vengono trattati alcuni temi fondamentali per garantire non solo la difesa del trasporto cittadino e la sua natura pubblica ma di rilanciarlo per offrire un servizio sempre più adeguato alle esigenze della collettività”.