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Comunicati Stampa

APPALTI PALAZZO CHIGI: USB, CI COSTITUIREMO PARTE CIVILE

Roma,

Da anni denunciamo il sistema. Vanno garantiti lavoratori e servizi

 

 

A seguito dei servizi realizzati dal programma televisivo “Le Iene” in merito ad appalti relativi alle attività di Palazzo Chigi, l’USB, organizzazione sindacale dei dipendenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei lavoratori delle società appaltatrici, ha dato mandato ai propri legali al fine di sollecitare la Procura della Repubblica di Roma all’apertura di un’indagine in ordine ai gravissimi fatti resi noti dalla trasmissione di Italia Uno.

L’USB comunica inoltre la propria intenzione di costituirsi parte civile nell’ambito del procedimento penale che sarà eventualmente avviato in relazione ai fatti denunciati nei servizi televisivi, al fine di tutelare i diritti dei dipendenti pubblici e dei lavoratori degli appalti e per ottenere il risarcimento dei danni subiti nell’attività di rappresentanza.

Da anni l’USB denuncia il sistema degli appalti e delle esternalizzazioni  come causa principale di sprechi, malaffare, precarizzazione e sfruttamento del lavoro all’interno della P.A.. Tale sistema affida servizi pubblici ai privati usando strumentalmente il blocco del turn over, favorendo anche l’irregolare interposizione di mano d’opera, e mortifica le professionalità ed il ruolo dei dipendenti pubblici.

Anche alla PCM l’USB ha in corso vertenze a tutela dei cosiddetti “precari di Casa Renzi”, lavoratori degli appalti attualmente operanti a Palazzo Chigi, che da oltre dieci anni con contratti a tempo determinato garantiscono il funzionamento della macchina del Governo (informatica, pulimento, manutenzioni, ecc.). Se con il cambio appalto questi lavoratori riusciranno a non perdere il posto, saranno le prossime vittime del contratto a “tutele crescenti” previsto dal jobs act.