Dopo giorni di attesa e preoccupazione, Acciaierie d’Italia ha rinnovato i contratti con le aziende dell’appalto, ma come sempre anche in questo caso si procede in maniera scriteriata. Infatti le attività risultano fortemente ridimensionate tanto da costringere le aziende a mettere i lavoratori in ferie forzate. Nonostante l’appalto sia stato rinnovato a tutti quindi, le ore indicate nel contratto non consentono di mantenere tutta la forza lavoro impegnata nell’attività appaltata. Accade quindi che in alcuni casi vengono anticipate le ferie programmate per altri periodi o in altri casi, in cui le ferie sono già esaurite, si trasformeranno in ore non retribuite.
Acciaierie d’Italia ancora una volta mette in difficoltà le aziende dell’appalto e scarica la sua cattiva gestione sui lavoratori. Paradossale inoltre che questo accada in un momento in cui, per le alte temperature registrate, da più parti si invita a sollevare i dipendenti, garantendo dei ritmi meno intensi e creando un’alternanza di lavoratori, quindi incrementando il numero degli stessi, praticamente il contrario di quello che sta accadendo nello stabilimento siderurgico.
Inoltre, vi è una disparità di trattamento, in quanto alcune aziende hanno ottenuto il rinnovo fino alla fine del 2023 ma con contratto rinnovabile ogni tre mesi, altre sono riuscite ad ottenere il rinnovo di 6 mesi.
Ci troviamo nuovamente a sottolineare quanto sia desolante il quadro in cui opera una gestione sconclusionata e sicuramente del tutto irrispettosa dei lavoratori come questa.
Federico Cefaliello e Emanuele Palmisano Responsabili Appalto Usb
USB Taranto