CTA: continuano i colpi di scena nella telenovella dell’appalto.
Ai lavoratori chi ci pensa?
Già da diverso tempo, nelle stanze del CTA regna sovrana la confusione, dimostrata anche oggi con l’appalto triennale da oltre 80 milioni di euro, annullato dalla Provincia Autonoma di Trento, per la presenza all’interno di questo consorzio di alcune aziende che presentavano delle difformità.
Ci si trova davanti ad una situazione deleteria per gli oltre 500 dipendenti delle aziende consorziate CTA, i quali grazie al pressapochismo di questa dirigenza sono costretti a vivere nell’incertezza lavorativa del futuro.
Come USB in data odierna abbiamo richiesto un incontro urgente con Assessorato e Servizio Trasporti Pubblici, al fine che vengano chiarite alcune questioni non di poco conto nel merito della probabile proroga di un anno che sarà concessa in vista del rifacimento, per l’ennesima volta, dell’appalto per i servizi scolastici ed integrativi ala linea; ovvero si chiederà che non si vada in deroga su occupazione, sicurezza, condizioni di lavoro e mezzi utilizzati, ma al contrario si applichino gli stessi criteri previsti dall’appalto oggi annullato.
Altresì si chiederà che se vi sono aziende del CTA che non hanno presentato la documentazione per la partecipazione e quelle per cui l’appalto è stato annullato, a queste non venga concessa la possibilità di svolgere i servizi usufruendo della deroga.
A questo punto però sorge spontaneo un quesito: se oggi alcune aziende del CTA non sono risultate regolari, negli appalti precedenti vinti dallo stesso consorzio qual era la situazione? APAC è sempre stata così scrupolosa come ora?
A breve come USB convocheremo un’assemblea aperta sia ai numerosi iscritti USB del settore, quanto a tutto il personale dipendente delle aziende consorziate CTA.
USB Lavoro Privato del Trentino Alto Adige
Settore Trasporti