Le immagini delle cariche e della mattanza davanti ai magazzini del “Gigante” di Basiano, da parte dei carabinieri di Monza, hanno fatto il giro di tutta Italia e sono state trasmesse anche nei notiziari in Egitto.
E con esse sono emerse tutte le ragioni degli operai e della loro resistenza .
L’accanimento contro gli operai prima licenziati, poi pestati e infine arrestati negli ospedali, mostra il vero volto della “crisi”: una guerra aperta ai lavoratori (ben simboleggiato dall’attacco all’art.18, e quindi a ogni garanzia nei posti di lavoro), per far strada ad una nuova forma di schiavitù necessaria a salvaguardare i profitti.
Di fronte a tutto questo noi rivendichiamo con forza la strada dell’autodifesa, del rifiuto di qualsiasi logica di competizione fra lavoratori per praticare, invece, la strada della lotta e dell’unità di Classe che cresce dal basso.
Opponiamoci ai licenziamenti di massa, respingiamo la repressione dello stato, sosteniamo senza condizioni la lotta degli operai di Basiano e di tutti gli operai immigrati delle cooperative, nella prospettiva di un’unità più ampia contro i piani padronali e governativi.
Su questi obiettivi chiamiamo urgentemente ad una mobilitazione generale
Sabato 16 giugno manifestazione con corteo
concentramento a Milano, alle ore 16, in piazza Loreto
Prime adesioni:
SI. Cobas (Milano-Piacenza-Parma-Bologna-Torino); CSA Vittoria; Presidio permanente Esselunga Pioltello, CUB, USI, Comitato No-debito, SLAI per il Sindacato di Classe, Resistenze metropolitane, Spazio popolare “LA forgia-Crema”, Sin.Base Genova, ADL (Padova-Verona-Vicenza)