L'incontro tra azienda e organizzazioni sindacali convocato dal MISE nell'ambito del monitoraggio sull'intesa del 6 settembre 2018 ha reso evidente che il management di Arcelor-Mittal sta disattendendo gli elementi fondanti dell'intesa stessa.
Il numero degli assunti è inferiore di 100 rispetto ai 10.700 pattuiti. I volumi produttivi sottoscritti non verranno rispettati.
Il ricorso alla cassa integrazione per 1400 lavoratori a soli 8 mesi dalla firma dell'accordo, rappresenta un colpo durissimo alla credibilità dell'impegno ad assumere tutti i lavoratori oggi in cassa integrazione entro il 2023.
Nonostante le reiterate richieste del ministro Di Maio al management di AM investco di rivedere la propria posizione sulla cassa integrazione, l'azienda si è detta indisponibile anche solo a discuterne così come non garantisce il rientro dei lavoratori oggi collocati in cassa.
A ciò si aggiunge l'indisponibilità di fatto a discutere dei lavoratori discriminati all'atto delle assunzioni, delle scelte organizzative sul tema degli appalti, sull'intervento immediato negli impianti fatiscenti.
In sostanza siamo di fronte ad un'azienda che sta sistematicamente agendo in totale contrasto con gli impegni assunti in sede ministeriale con l'obbiettivo, non dichiarato, di raggiungere le condizioni iniziali della sua offerta e che ha dovuto modificare durante la trattativa.
Per queste ragioni abbiamo dichiarato che, previo verifica con il nostro gruppo dirigente, avremmo ritirato la firma dall'intesa del 6 settembre 2018.
Al governo chiediamo di prendere atto della scelta di Arcelor-Mittal di non rispettare i contenuti dell'accordo, considerare risolto il contratto e riprendere in mano pubblica l'ex gruppo Ilva.
Non possiamo assistere all'ennesima operazione di sciacallaggio nei confronti del territorio, dei lavoratori e dei cittadini.
Occorre proseguire la mobilitazione e riallacciare i rapporti con il mondo ambientalista allo scopo di costruire insieme una battaglia per il diritto alla salute, per il risanamento ambientale, la difesa integrale dell'occupazione e del reddito.
Sergio Bellavita
Francesco Rizzo
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Unione Sindacale di Base