Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

PRIVATO PUGLIA

ArcelorMittal chiede altre 12 settimane di cassa integrazione per Covid, ripartono alcuni impianti. USB: fumo negli occhi

Nazionale,

Chieste da ArcelorMittal ulteriori dodici settimane di cassa integrazione per Covid per tutti i dipendenti, 8.157 unità, a partire da lunedì 4 gennaio fino al 27 marzo. Annunciata anche la ripartenza di alcuni impianti e dunque l’incremento della produzione da 10.000 tonnellate giornaliere di acciaio a 14.000. L’azienda ha comunicato entro fine mese il riavvio parziale di Acciaieria 1 con un convertitore e una colata continua, la ripartenza di Afo 2 e, entro la metà di gennaio, quella del Treno Lamiere.

La posizione di USB continua ad essere sempre la stessa. La nostra organizzazione sindacale ritiene falso l’annuncio dell’aumento produttivo e si attende piuttosto che i numeri relativi alla produzione presto tornino a calare. A dimostrazione di questo, la totale assenza di chiarezza nell’illustrare quello che accadrà nelle prossime settimane; un quadro tutt’altro che preciso, ma solo indicazioni approssimative. Una comunicazione priva di fondamento perché, a fronte della ripartenza di Afo 2, USB prevede la fermata di Afo 4, che presenta condizioni strutturali assolutamente precarie. Si tratta dunque di cambiamenti che si svilupperanno lungo un arco temporale di soli 20/25 giorni per poi tornare alla situazione precedente. Nessun intervento manutentivo su impianti centrali fa facilmente intuire che questi annunci non saranno seguiti da fatti concreti e protratti nel tempo.

Ci ritroviamo inoltre di fronte all’ennesima dimostrazione della assenza di relazioni industriali, dal momento che anche il nuovo ricorso agli ammortizzatori sociali non è oggetto di confronto con i sindacati. USB torna a sottolineare che non vi è al momento prospettiva di rilancio, come invece sbandierato nell’accordo di recente siglato con il Governo.

USB Taranto ripropone l’accordo di programma mirato a riconvertire economicamente il territorio e rimane in attesa di risposte in merito alle diverse proposte presentate dallo stesso sindacato, ora al vaglio del Governo.

Coordinamento provinciale USB Taranto

7-1-2021