Lavoratori, la misura è colma, il progetto di legge per il depotenziamento di fatto dell'articolo 18 dello statuto dei lavoratori è il suggello da parte di questo governo delle politiche del lavoro.
Politiche che hanno, passo dopo passo, distrutto il tessuto sociale ed economico della categoria dei lavoratori dipendenti. Come risulta dunque dalla lettura dei giornali si evince che la norma sul reintegro dei lavoratori licenziati senza giusta causa (articolo 18 dello statuto dei lavoratori) potrà anche essere surrogata non solo da una sentenza del giudice del lavoro bensì da un organo arbitrale, cioè un organo che può essere scelto dalle parti in causa.
Insomma il lavoratore, di fatto, avrebbe la possibilità di non ricorrere più solamente al giudice del lavoro nelle controversie col datore di lavoro ma di assoggettarsi al giudizio di un arbitro, la cui terzietà lascia adito, come è ovvio, a molteplici dubbi.
La RdB mette in guardia i lavoratori da questa norma, che potrebbe rivelarsi fatale nel qual caso “l'arbitro” venga assegnato in “fiducia” tra le parti. Ovviamente la RdB rigetta in modo netto senza ripensamenti questa nuova normativa perché ritiene che il vigente statuto dei lavoratori sia già la miglior tutela possibile, fino ad ora espressa, del lavoratore.
Bene, questo è ciò che ci riserva questo governo: dopo il rinvio sine-die del rinnovo dei contratti di lavoro tende a sottrarci con artifici tecnici anche i nostri diritti spacciando queste riforme in termini di opportunità.
Ma quando mai!!
Ma passiamo alle dolentissime note in chiave sindacale.
Vogliamo sottolineare invece, con vivo rammarico, il favore che ha incontrato questa norma dalle parti di cisl e uil, norme che a dir loro, non sono ostative alla normativa vigente.
Perfetto.
Allora, se sono norme non ostative e che non ledono i diritti dei lavoratori a che prò dunque? Che bisogno c'era di “cavillare” sulla già chiara normativa dello statuto dei lavoratori? Cosa ci sarebbe da guadagnare da parte dei lavoratori?
Ovviamente non hanno avuto la bontà di spiegarcelo: per ora a loro basta dire che non sono ne lesive ne ostative: e ci mancherebbe!!
Facciamo dunque appello all'intelligenza dei lavoratori di diffidare da segreterie che senza ragioni concrete avallano riforme in materia di diritti dei lavoratori senza sapercene spiegare la natura.
Invitiamo dunque a non prendere l'abitudine di credere, come fosse oro colato, il parere di “autorevoli” segreterie sindacali solo perché la fama di questi signori è condita quotidianamente da apparizioni televisive.
In gioco ci sono i nostri diritti che non possono essere in balia di nessuna segreteria sindacale e di nessun scambio di favori sindacal-politici sulla pelle dei lavoratori.
Lavoratori, pensiamo bene a chi debba avere in mano le nostre sorti, stiamo dalla nostra parte!!