L’Azienda (pubblica) di Servizi alla Persona in questione è nata per rispondere ai bisogni delle persone anziane, ma una decisione, delle Direzioni amministrativa e medica dell'Istituto Geriatrico, pretende di ridurre il personale nel turno notturno presso i reparti di tipo RSA ( Residenza sanitaria-assistenziale).
La Rappresentanza sindacale unitaria (con forte presenza USB), per questo motivo, ha indetto lo stato di agitazione dei lavoratori. Se questa decisione fosse confermata in via definitiva nel reparto oggetto della sperimentazione, un solo operatore di notte dovrebbe garantire l'assistenza a 48 pazienti ricoverati. Una follia da parte della dirigenza dell'Istituto, che non tiene in alcun conto i carichi di lavoro notevolmente aumentati, la sicurezza dei pazienti e, infine, quella degli operatori. L’operazione è favorita dalla scelta di condensare in quel reparto molti operatori esternalizzati, dipendenti di una cooperativa che si è aggiudicata l'appalto e, quindi, precari e ricattabili.
Abbiamo chiesto con urgenza che l'argomento venga inserito all'ordine del giorno dell'incontro, che si terrà a breve, con l'Amministrazione Centrale, ma già stiamo preparando, nel caso l'azienda non volesse rivedere la decisione, una serie di iniziative di protesta che coinvolgeranno i lavoratori e soprattutto la cittadinanza e gli utenti.