Mercoledì 2 dicembre alle ore 11,30
Aula “Parrilli” Palazzo di Giustizia – C/so Garibaldi, Salerno
Assemblea distrettuale dei lavoratori della Giustizia
video: servizio TG Telecolore Salerno
Processo breve e Contratto Integrativo
avviano lo smantellamento definitivo del comparto Giustizia
Il disegno di legge sul processo breve, presentato in Parlamento come “panacea per i mali della Giustizia”, rappresenta un’amnistia mascherata utile solo ai potenti ed una scorciatoia che, senza toccare il cuore dei problemi, non risponde alle esigenze di giustizia dei cittadini.
La RdB Pubblico Impiego si chiede come possa l’Avv. Alfano sbandierare ai 4 venti che si sta lavorando alla modernizzazione della Giustizia attraverso il “processo telematico”, le notifiche on-line e la digitalizzazione degli atti giudiziari, quando la realtà dei fatti ci dice invece che in tutta l’Organizzazione Giudiziaria esistono in pianta organica appena 580 informatici a fronte di 2.133 uffici giudiziari, pari quindi a circa ¼ di unità per ufficio. Con questi numeri appare inevitabile che il processo telematico interessi attualmente appena lo 0.04 % degli uffici, senza contare che gli scanner sono quasi assenti e non vi è alcun indirizzo di posta elettronica certificata per l’invio delle notifiche.
E non solo. La proposta di Contratto Integrativo, presentata lunedì scorso ai sindacati, invece di prevedere le nuove professionalità, necessarie alle esigenze di un’Amministrazione più moderna, ha riesumato antiche figure professionali, parcellizzato le funzioni e dequalificato le mansioni. Una modalità vecchia e riferita a oltre 20 anni fa, quando il personale in servizio ammontava a oltre 53.000 unità, mentre ora si è scesi a scarse 41.000 unità con la previsione (da fonte ministeriale) di un ulteriore calo di 5.000 unità per i prossimi tre anni causa pensionamenti.
I fatti dimostrano inoltre che i carichi di lavoro aumentano in maniera proporzionale alle riforme, il personale diminuisce a ritmo vertiginoso grazie ai tagli in pianta organica, ai pensionamenti e al blocco delle assunzioni, le risorse sono ridotte al lumicino, gli strumenti vecchi ed obsoleti, i palazzi di giustizia fatiscenti.
La RdB Pubblico Impiego ritiene che, se il ministro della Giustizia intende veramente rispondere alle esigenze dei cittadini, deve intervenire sul collega del Tesoro, affinché già dalla prossima Finanziaria vengano stanziate le risorse economiche che rendano possibile la velocizzazione dei processi. Da parte sua, la RdB attuerà ogni forma di mobilitazione e protesta dei lavoratori giudiziari a difesa della dignità e del salario.
1 dicembre 2009 - Campania Report
In pianta organica appena 580 informatici a fronte di 2.133 uffici giudiziari
Processo breve e Contratto integrativo, Rdb: "Giustizia smantellata"
"Il Contratto ha riesumato antiche figure professionali e parcellizzato le funzioni"
"Il disegno di legge sul processo breve, presentato in Parlamento come 'panacea per i mali della Giustizia', rappresenta un’amnistia mascherata utile solo ai potenti ed una scorciatoia che, senza toccare il cuore dei problemi, non risponde alle esigenze di giustizia dei cittadini". Lo denuncia la RdB Pubblico Impiego di Salerno che ha organizzato per domani 2 dicembre, alle 11.30, nell'aula "Parrilli" Palazzo di Giustizia, sul Corso Garibaldi a Salerno, un'assemblea distrettuale dei lavoratori della Giustizia. Le rappresentanze sindacali di base si chiedono come possa il ministro Alfano "sbandierare ai quattro venti che si sta lavorando alla modernizzazione della Giustizia attraverso il processo telematico, le notifiche on-line e la digitalizzazione degli atti giudiziari, quando la realtà dei fatti ci dice invece che in tutta l’organizzazione giudiziaria esistono in pianta organica appena 580 informatici a fronte di 2.133 uffici giudiziari, pari quindi a circa un quarto di unità per ufficio. Con questi numeri appare inevitabile che il processo telematico interessi attualmente appena lo 0.04% degli uffici, senza contare che gli scanner sono quasi assenti e non vi è alcun indirizzo di posta elettronica certificata per l’invio delle notifiche". E non solo. "La proposta di Contratto Integrativo, presentata lunedì scorso ai sindacati, invece di prevedere le nuove professionalità, necessarie alle esigenze di un’amministrazione più moderna, ha riesumato antiche figure professionali, parcellizzato le funzioni e dequalificato le mansioni. Una modalità vecchia e riferita a oltre 20 anni fa, quando il personale in servizio ammontava a oltre 53mila unità, mentre ora si è scesi a scarse 41mila unità con la previsione (da fonte ministeriale) di un ulteriore calo di 5mila unità per i prossimi tre anni causa pensionamenti. I fatti dimostrano - concludono i sindacati - che i carichi di lavoro aumentano in maniera proporzionale alle riforme, il personale diminuisce a ritmo vertiginoso grazie ai tagli in pianta organica, ai pensionamenti e al blocco delle assunzioni, le risorse sono ridotte al lumicino, gli strumenti vecchi ed obsoleti, i palazzi di giustizia fatiscenti".
3 dicembre 2009 - Corriere del Mezzogiorno
L’agitazione
Sindacati e tribunale: «Pianta organica carente»
SALERNO — Sarà un anno movimentato quello che il personale giudiziario del distretto di Corte di Appello di Salerno vivrà nel 2010. La prima manifestazione, contro i tagli annunciati dal Governo Berlusconi, ci sarà a gennaio. La seconda è fissata per il 17 aprile. «La situazione a Salerno è disastrosa - taglia corto il coordinatore regionale delle rappresentanze di base, Piero De Felice, che ieri ha organizzato un’assemblea a Palazzo di giustizia - ed è peggiorata soprattutto negli ultimi tre anni». I dirigenti di cancelleria sono passati da 27 a 7. I cancellieri di categoria C2 sono diminuiti di 56 unità (passando da 100 a 52). Sono aumentati solo i B1 (da 84 a 116), ma nonostante ciò la pianta organica è carente con una perdita complessiva di funzionari giudiziari di 91 persone, passando da 799 a 708.
3 dicembre 2009 - La Città
DIPENDENTI IN AGITAZIONE
In Tribunale è rivolta contro i tagli
Il sindacato Rbd Giustizia, riunito ieri in assemblea al Tribunale di Salerno, è «pronto a mettere in campo tutte le iniziative di lotta a difesa della dignità, del salario,dei diritti e contro qualsiasi tentativo di smantellamento o privatizzazione di un servizio pubblico costituzionalmente garantito» com'è quello della giustizia, a fronte degli «attacchi del governo in questo settore tesi ad affossare con le riforme messe in campo in questi anni». Cancellieri e dipendenti del tribunale lamentano carichi di lavoro notevolmente aumentati, personale diminuito, tagli alle risorse . «Occorre invece ampliare la dotazione organica - dice il rappresentante Pio Antonio De Felice. Occorre dotare i lavoratori di strumenti tecnologici al passo con i tempi, snellendo i processi lavorativi a tutto vantaggio per i cittadini e per la velocità dei processi».
L'assemblea del sindacato ha anche diffuso i dati della diminuzione degli organici negli ultimi tre anni. I tagli maggiori nel distretto di Salerno si sono verificati per le qualifiche C3 che riguarda i dirigenti del settore: in tre anni si è avuto un taglio del 75 per cento. Per le qualifiche C2, il taglio si aggira intorno al 56 per cento. Diminuzioni
intorno al 20 per cento riguardano poi tutte le altre posizioni. «La modernizzazione tanto sbandierata dal ministro Alfano e dal suo omologo Brunetta con ingannevoli dichiarazioni è al momento solo una chimera - accusano dal sindacato. Oggi ci sono solo strumenti obsoleti».
video: servizio TG Telecolore Salerno