Lavoratori,
l'ultimo contratto di lavoro ha sancito la definitiva morte della nostra figura professionale. Siamo una categoria nelle mani di una dirigenza che cura soltanto i propri interessi. 293 direttivi speciali in più con un guadagno medio procapite di 5200€ annui, mentre a noi della base soltanto briciole e nessun diritto.
Siamo un grande ufficio di collocamento delle carriere prefettizie che ci gestiscono a loro uso e consumo; togliamo striscioni, facciamo sgomberi mentre i nostri mezzi cadono a pezzi e i nostri caschi si sciolgono perché scaduti.
Come USB sul territorio stiamo ragionando con i lavoratori sui grandi temi che mancano ai vigili del fuoco: assunzioni, riconoscimento delle malattie professionali, pagamento delle specializzazioni, riconoscimento della nostra professionalità e la riforma pensionistica. Quest'ultima necessaria visto che dal 1° gennaio 2020 i "pompieri" andranno in pensione con il solo regime contributivo e con il limite di quiescenza fissato a 62 anni.
Insomma, abbiamo bisogno che la politica apra il contratto di lavoro e la smetta di fare proclami senza contenuti.
USB è dalla parte dei lavoratori, stanchi ormai di subire senza avere mai nessun riconoscimento.