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Alitalia Sai

Assistenti di volo Alitalia SAI: Lo sciopero del sorriso

Nazionale,

Approfondimento per il L/R

A volte mille numeri non servono, ne bastano pochi per far capire un concetto. 24 o 48 ore. Cioè quali compagnie standard di livello europeo paragonabili ad Alitalia, hanno soste calcolate ai limiti minimi consentiti dall’FTL per avvicendamenti dalla fatica operazionale molto elevata, quali, ad esempio per il lungo raggio, BUE e NRT?
Innanzi tutto occorre fare una precisazione. L'espressione compagnia aerea maggiore (o, in lingua inglese, major carrier) è utilizzata per indicare una qualsiasi compagnia aerea di grandi dimensioni e per distinguerla da una compagnia aerea standard, da una a basso costo, da una regionale e da altre di più piccole dimensioni. Alcuni indici per le compagnie aeree maggiori prevedono:

  • hanno più di 25 aerei wide-body in flotta;
  • hanno più di 50 aerei narrow-body in flotta;
  • gestiscono uno o più hub garantendo connessioni.

Pertanto una compagnia aerea che risponda a questi requisiti é definita come maggiore. Compagnia aerea standard, è una compagnia aerea che offre voli di linea con connessioni, due o più classi di bordo, servizi di cabina (in-flight entertainment), programmi frequent flyer, airport lounges, code sharing, ect.; Tornando dunque alla gestione dei turni del personale di bordo rispetto alle dimensioni delle imprese aeree europee, la risposta, rispetto agli avvicendamenti di cui sopra, a quanto ci è dato sapere è: NESSUNA.Su alcuni siti specializzati del settore, che sono una delle fonti di scambio d’informazioni tra personale navigante di diverse realtà, si apprende ad esempio che la KLM avrebbe la sosta minima di 24 ore, ma seguita da un minimo di SETTE giorni di riposo. La Finnair, che contrattualmente programma “la secca” solo nel periodo estivo, farebbe seguire l’avvicendamento da QUATTRO giorni off. Lufthansa non ha 24 hr di stop, ma solo soste di 48hr. Ma loro sono teutonici, duri e massicci. Perciò dopo le suddette 48hr, hanno QUATTRO giorni off dopo una Tokyo o una San Paolo (destinazione troppe volte dimenticata nei discorsi da galley sulla fatica operazionale, soprattutto considerando che spesso ci si va con il 330 su posti di riposo ampiamente contestati) mentre dopo una Bue hanno CINQUE giorni di riposo.Dulcis in fundo, per AF si parla di diaria maggiorata e colazione offerta 24h su 24 in camera, minimo 48hr di sosta e 5 gg di riposo al rientro. C’è anche la possibilità, al rientro, di avere una stanza di albergo prenotata e pagata, nell’hotel aeroportuale a Parigi, per il recupero fisiologico del membro d’equipaggio prima che si metta alla guida per il rientro a casa.

 

Negli ultimi 6 anni abbiamo perso qualsiasi "attinenza" contrattuale con le compagnie aeree di riferimento. Compagnie che forse tengono alla produttività ma nello stesso tempo alla salute e al sorriso del loro "famigerato cliente interno".
Con una piccola digressione, tornando agli ultimi 6 anni, quello che si è verificato ha dell'incredibile. Dopo il fallimento di Alitalia Lai con la nuova CAI fu annunciata la pace sociale, perpetuata sotto la responsabilità sindacale. La parola RISPARMIO per stare nei target di Sabelli (quello del miglior materiale umano al minor costo), fu portata come vessillo olimpionico, petto fiero e sorriso stampato. E per salvare il salvabile non si esitò a licenziare 12.000 persone. Morale della favola, dopo il trattamento CAI lacrime e sangue fondato su un contratto che ha ricalcato l’impiego sulle normative FTL (e qualcosa in meno talvolta, carpito qua e là nelle pieghe delle normative) la compagnia è fallita di nuovo. Nonostante i tagli addossati ai lavoratori. E ora? Nuova proprietà e nuovo trend? Per il momento purtroppo assolutamente non si vedono cambiamenti!!! Con una serie di comunicazioni l’azienda ci fa sapere di novità che impattano direttamente sulla qualità della vita dei naviganti.
Siamo capaci come i nostri competitor. Anzi di più. Ma per contro i trattamenti peggiorano. Allora potremmo cominciare anche noi a chiedere di essere meno stanchi, ad esempio. Dovremmo essere noi i primi protagonisti delle fasi di scelta per la nostra vita lavorativa. E’ legittimo partecipare per valutare dove dormire o cosa mangiare (ormai la stragrande maggioranza degli AA/VV sale a bordo con le buste della spesa, perché quando spetta il pasto a bordo non c’è né qualità né varietà e rotazione degli alimenti).
Richieste assurde? Dopo una NRT o una EZE secca possiamo venire impiegati senza godere neanche un riposo (ci sono stati molti casi)! O vogliamo parlare delle GIG e delle GRU con il 330, senza posti di riposo degni di questo nome? Questa è la quotidianità assurda che è diventata normalità.
L'orgoglio di essere parte di un progetto non può essere trasmesso con un messaggio di posta elettronica e deve passare si, dalla condivisione dal sentirsi parte di qualcosa di grande ma con i riconoscimenti delle primarie necessità dei lavoratori.
Deve essere riconosciuto il diritto a minimizzare lo stress psico fisico, diritto a recuperare la stanchezza in modo adeguato durante il volo, il diritto a dormire e ad alimentarsi decentemente.
Sono state fatte solo le promesse mai mantenute. E’ ora che torniamo a essere rispettati dagli altri colleghi europei senza essere compatiti. E vedrete che il sorriso sarà stampato sulle nostre facce come lo “smile” gigante delle magliette vintage anni 80.


RSA AA/VV Gruppo Alitalia SAI USB Lavoro Privato
Fiumicino, 8 aprile 2015