Riceviamo notizia da diversi Comandi circa l’illegittima assunzione di alcuni capi squadra volontari per periodi di venti giorni, operata dai Dirigenti provinciali.
Quanto sopra risulta palesemente in contrasto con il disposto del DPR 76/04 che prevede, la possibilità di assunzione delle suddette figure presso i Comandi provinciali, esclusivamente per la formazione di altro personale volontario ovvero per l’impiego operativo nel solo caso di superamento del 50 % di carenza degli organici del Comando.
Soprassediamo, al momento, al senso di umiliazione che colpisce una categoria che purtroppo non ha avuto la fortuna di essere diretta da un management capace di differire la ricchezza professionale ed esperenziale della componente permanente dalla pur altrettanto nobile disponibilità di cittadini che offrono volontariamente il proprio tempo libero in ausilio ad un servizio dello Stato.
Soprassediamo anche, al momento, sulla stupidaggine giuridica della definizione della scala gerarchica di una organizzazione dello Stato, indipendente dal vincolo di esclusività che lega il dipendente pubblico e dall’anzianità di servizio, bensì legata a criteri di passaggio di qualifica differenziati nell’anzianità di servizio richiesta, nei titoli ed infine nella metodologia didattica e nella durata del corso. Ma almeno il rispetto della legge questo lo pretendiamo, insieme peraltro alla richiesta di non aumentare il già pesante budget di spesa della componente volontaria, assumendo capi squadra per posti da vigile.
In attesa pertanto che il barlume della ragione illumini i vertici della nostra amministrazione ristabilendo un principio di giustizia che riconosca la sovra ordinazione gerarchica della componente permanente a quella volontaria, dobbiamo rilevare che nella distribuzione delle unità volontarie da assumere nei diversi Comandi, la Direzione regionale non ha ribadito, pur nell’imminenza del decreto di nomina di 1700 capisquadra volontari, il divieto del loro richiamo in servizio presso i Comandi.
Per quanto sopra restiamo in attesa di un urgentissimo chiarimento che auspichiamo possa intervenire in uno specifico incontro da tenersi entro e non oltre il 15 marzo. Anticipiamo al riguardo, in caso di esito negativo alla presente richiesta, la ferma intenzione di dichiarare lo stato di agitazione della categoria a preludio di una prossima iniziativa di sciopero da parte delle scriventi Organizzazioni Sindacali.