È stato un anno complicato e drammatico quello che si sta concludendo. Un anno durante il quale la diffusione della pandemia ha fatto venire a galla il fallimento di un sistema che per decenni ha sacrificato i pilastri del welfare (scuola, sanità, ricerca, servizi pubblici) sull'altare del profitto.
Un anno che ha dimostrato che quelle politiche fatte di tagli (impropriamente definiti risparmi) privatizzazioni, disinvestimenti e spending review hanno privato il paese di quegli anticorpi necessari per fronteggiare al meglio gli effetti della pandemia.
Eppure, nonostante tutto, ancora una volta i lavoratori pubblici si sono sobbarcati il compito di arginare gli effetti delle crisi. Vale per i lavoratori della scuola, come per quelli della sanità, ma vale anche nel nostro comparto, le Agenzie Fiscali: soltanto la disponibilità di ogni singola lavoratrice e lavoratore ha consentito di riuscire a mandare avanti la macchina fiscale adattandosi rapidamente ad una nuova forma di lavoro che si sta rivelando, però, sempre più penalizzante sia dal punto di vista salariale che normativo.
E nonostante questo fa davvero rabbia constatare che proprio in questi mesi ha ripreso fiato la consueta macchina del fango contro i lavoratori pubblici, con proposte oscene e bizzarre che si susseguono in maniera scomposta.
Proprio per queste ragioni non basta giocare sulla difensiva ma, al contrario, occorre riaffermare la centralità del ruolo e della funzione sociale del lavoro pubblico quale unica strada possibile per costruire una vita più giusta ed equa per tutti.
E allora l'impegno che ci assumiamo come USB per il 2021 è quello di rilanciare la battaglia per investire nel Pubblico Impiego in termini di assunzioni e risorse economiche, per invertire la rotta e difendere il diritto al lavoro, alla sanità pubblica, all'istruzione pubblica e ad un fisco equo e davvero redistributivo tornando a quei valori dimenticati della nostra Costituzione.
In altre parole ci attende una sfida epocale per ricostruire uno Stato a vocazione sociale al fine di dare risposte ai bisogni della cittadinanza, a maggior ragione in una fase drammatica come quella che stiamo attraversando.
I lavoratori pubblici e per quello che ci compete i lavoratori del Fisco, hanno già dimostrato di saper gettare il cuore oltre l’ostacolo e di rispondere con prontezza e capacità alle difficoltà che questo 2020 ci ha presentato. Occorre, però, che tutti facciano la propria parte e che le scelte politiche e quindi anche quelle delle singole amministrazioni vadano nella direzione contraria a quelle compiute in questi decenni.
L'uscita dalla drammatica emergenza sanitaria, economica e sociale non può e non deve avvenire riproponendo le medesime logiche e politiche che l'hanno determinata.
Questo il nostro augurio e impegno per il 2021
USB PI agenzie Fiscali