Nell’illustrare il documento delle Linee di indirizzo della Sanità Bolognese della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria tenutasi l’11 Settembre 2012 e discusso con CGIL, CISL e UIL, la Direzione Generale dell’Azienda USL di Bologna ha annunciato tagli drastici delle risorse destinate al personale e di quelle per farmaci; processi di riduzione e accorpamento di servizi; eliminazione di “presunte” ridondanze dei servizi e una riduzione generalizzata dei posti letto. In particolare, riduzione dei posti letto per acuti in post-acuzie e day, trasformazione dei posti letto per acuti in posti letto socio-sanitari. A questo si aggiungono i disegni politici di trasferimento dell’assistenza sanitaria dal pubblico al privato attraverso il consolidamento del partenariato pubblico-privato e altre forme di collaborazione pubblico-privato in tema di cure primarie (Case della Salute dentro gli ospedali). Il tutto accompagnato da conseguente ricollocazione e spostamenti di personale Infermieristico-OSS-Tecnico e Medico. A questi propositi, va poi aggiunto, il pacchetto di misure restrittive del “Piano triennale di Sostenibilità del Sistema” annunciato in data 5 Aprile e 3 Maggio 2012 dalla Direzione dell’Ausl, riguardante il blocco del Turn-over, la Mobilità dei dipendenti (fino ai 25 Km!!), la revisione delle regole di accesso alla Mensa e della relativa quota a carico dei lavoratori, la revisione della durata delle Ferie Estive (da 20gg a 15 gg.), il minacciato non riconoscimento del tempo impiegato per il passaggio delle consegne e, infine, il parcheggio a pagamento all’Ospedale Bellaria. E questo, ripetiamo, solo per stare a quanto annunciato dai vertici prima dell’estate. Altri provvedimenti, a scapito dei lavoratori, “potrebbero” affacciarsi con il nuovo anno in attuazione della spending review. Tutto ciò è inserito nel quadro generale di tagli per 200 milioni di euro nei prossimi tre anni, come dichiarato dall’Assessore alla Sanità della Regione Emilia Romagna. Non ci vuole molto altro per capire che già questo scenario presenta e delinea un chiaro disegno di smantellamento della Sanità pubblica bolognese e spalanca invece sempre più le porte ai processi di privatizzazione e riduzione dei servizi ai cittadini. L’USB non ci sta ad assistere passivamente all’attuazione di tali radicali cambiamenti e si opporrà con tutti i mezzi a disposizione per cercare di contrastare e rigettare politiche sanitarie che assumono tutti i tratti di una vera e propria macelleria del welfare della Sanità Bolognese. Nei prossimi giorni comunicheremo ai lavoratori e alla cittadinanza le nostre iniziative informative e di contrasto.
USB -PI Ausl Bologna