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Editoriale

Basta aggressioni, gli autisti Atac e Tpl non sono i punching ball dei teppisti di Roma

Roma,

Basta, basta, basta! Sono ormai anni che denunciamo lo scarso interesse o, a essere più gentili, la sottovalutazione completa del problema delle aggressioni ai conducenti del trasporto pubblico di Roma. Non è più tollerabile che gli autisti vengano aggrediti brutalmente da branchi teppistelli senza che nessuno faccia qualcosa.

Nella sera di venerdì 20 settembre otto teppisti vigliacchi, dopo aver azionato la maniglia per l'apertura di emergenza delle porte dell’autobus, hanno atteso che l'autista uscisse dalla cabina per il normale ripristino della porta e lo hanno aggredito e picchiato brutalmente.Va sottolineato, oltretutto, che l’apertura di emergenza delle porteè pericolosissima perché, azionandola maniglia, l’autobus inchioda all'istante mettendo a repentaglio la sicurezza di tutti i passeggeri. Siamo stanchi di chiedere che vengano attivati i sistemi di sicurezza: pulsante di emergenza che avvisa la centrale operativa; telecamere a bordo attive; posto guida con cabina chiusa, e infine maggiore vigilanza dei territori delle forze dell’ordine. Queste richieste sono state oggetto di procedura di sciopero e fatte presenti anche al tavolo in Prefettura il 03/06/2019, ma restano completamente inapplicate. Abbiamo chiesto un incontro urgente alla sindaca Raggi e all’azienda ATAC, perché le promesse di maggior sicurezza per i lavoratori e i passeggeri non restino solo pezzi di carta o promesse elettorali,ma siano operative immediatamente,prima di dover commentare qualcosa di più tragico.

USB Lavoro Privato – Trasporti di Roma e Lazio