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Comunicati Stampa

BASTA GIOCARE SULLA PELLE DEGLI EX LSU!!

Napoli,

IMPEDIRE LE PROCEDURE DI MOBILITÀ PER CIRCA 13.500 LAVORATORI E LOTTARE PER LA INTERNALIZZAZIONE

IMPEDIRE  LE PROCEDURE DI MOBILITÀ  PER CIRCA 13.500 LAVORATORI E LOTTARE PER LA INTERNALIZZAZIONE

A dicembre 2010 a Napoli, Bari, Potenza, Cagliari e Palermo, migliaia di lavoratori EX LSU hanno manifestato con picchettaggi,  cortei e assemblee per denunciare e impedire  le procedure di mobilità (licenziamenti collettivi) per circa 13.500 lavoratori,  attuate dai Consorzi aggiudicatari di appalti,  per mancanza di fondi necessari alla continuazione dei contratti MIUR .È in questo modo che si gioca, specie nelle scuole,  sulla pelle degli EX-LSU! Ancora una volta i Consorzi e le ditte usano il ricatto del licenziamento per terrorizzare i lavoratori e usarli come pedine per i loro interessi. Il 17 novembre 2010, dalla riunione avutasi presso il MIUR di Roma, escono a verbale rassicurazioni sui finanziamenti 2010 e 2011, sulla proroga di un mese per la Campania (allo scopo di allineare le scadenze degli appalti di tutte le regioni) e sulle revoche dei licenziamenti collettivi. In realtà il MIUR sembra intenzionato a voler effettuare, dal 01 gennaio 2011, una notevole riduzione del finanziamento, che causerebbe il licenziamento di circa quattromila lavoratori ex LSU impegnati in appalto e che come specchietto per l’allodole ai poveri sventurati, si offrirebbe un salto senza paracadute, la possibilità di essere assunti, sempre con ditte appaltanti dai comuni di residenza, con l’offerta di una somma “una tantum” ai sindaci, pur sapendo benissimo che nessun sindaco assumerebbe mai in un clima generalizzato di blocchi alle assunzioni e di tagli ai servizi. Ci chiediamo allora perché, dopo quell’incontro, nessun dirigente sindacale cgil,cisl e uil riferisce della discussione dei 4000 licenziamenti ai lavoratori ? E quale sarà la soluzione che proporrà cgil,cisl e uil per gli ex lsu davanti ad una necessità manifestata dal MIUR di ridurre il finanziamento ? La riduzione dell’orario lavorativo, periodi di cassa integrazione oppure iI piano d’ Ottimizzazione? Forse cgil cisl e uil credono che difendere le aziende sia difendere il lavoro? Ma il lavoro di chi???? Se i tagli ci sono è perché l’appalto costa troppo … ma a costare sono gli utili delle imprese e non l’onesto lavoro degli ex-lsu! Possibile che sindacati di tanta esperienza non lo capiscano? Forse invece non vogliono capire o forse ci sono altri interessi in gioco? E con questi presupposti quale sarà il futuro degli ex lsu ? Nella riunione tenutasi a Roma il 26 novembre sulle procedure di mobilita nazionale i Consorzi e le ditte non hanno voluto rinviare le procedure di mobilita a dopo l’approvazione della finanziaria, ancora una volta un verbale che è carta straccia, che non dice tutto e forse non dice niente. Tutto e il contrario di tutto! La  USB  pretende vere garanzie sul futuro degli ex lsu, e chiedendo  che si individuino soluzioni migliorative per i lavoratori ex lsu,  a cominciare dall’ internalizzazione del servizio di pulizia attraverso l’assunzione diretta da parte del MIUR degli ex lsu, questo ammortizzerebbe i costi al MIUR (il risparmio economico che ne scaturirebbe pari a 74 milioni di euro annui, permetterebbe anche l’assunzione di 4000 precari ata), renderebbe il servizio degli ex lsu piu funzionale eliminando l’intermediazione di manodopera e permetterebbe agli ex lsu di non dover subire più tentativi di licenziamento e di avere la sicurezza di uno stipendio dignitoso e puntuale !!! Il prepensionamento del personale prossimo alla pensione. Perche a nostro parere, chiedere la revoca dei licenziamenti e “doveroso”, ma altrettanto doveroso e ridare “dignità lavorativa ed economica ai lavoratori ex lsu” che da troppo tempo subiscono scelte sbagliate Sindacali e Ministeriali.  Riteniamo che sia ora che i lavoratori inizino a lottare per le proprie esigenze e per  il futuro delle proprie famiglie, rifiutandosi di diventare ostaggi  per gli interessi a “senso unico” dei Consorzi.  Iniziamo questo 2011 rivendicando, con la lotta sindacale,  dignità e stabilizzazione per migliaia di lavoratori ex lsu