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Economia e Finanze: Tesoro

BELLO MA… (sempre più) FRACICO

Roma,

Già il 3 ottobre 2014 avevamo definito in questo modo il famoso stabile di Via di Normanni di Roma dove sono state collocate anche le Commissioni Tributarie, visto che era crollato un pezzo di controsoffitto in una stanza della Commissione Tributaria Provinciale di Roma. Lo stesso è accaduto più e più volte interessando altri settori di quell’Ufficio. Puntualmente è stata richiesta la verifica delle tubature degli impianti situate sui controsoffitti di tutti i piani in cui è allocato l’Ufficio da parte del Rls, ma evidentemente, come sempre, tali interventi sono stati ritenuti non necessari e un esborso che il Ministero non poteva (voleva) sopportare.

Oggi nuovamente un’intera porzione dello stabile è stata colpita da un fortissimo getto d’acqua che ha interessato il primo piano e il piano seminterrato con gravissimi danni alle apparecchiature informatiche ivi allocate e che ha comportato l’interruzione delle linee e l’impossibilità per un intero settore di poter lavorare.

Siamo ormai arrivati all’assurda situazione che vede i lavoratori esposti a pericoli costanti da parte di una Amministrazione che colpevolmente non vuole neppure salvaguardare i propri beni e l’attività lavorativa dei propri Uffici. Anche oggi, per fortuna, è andata bene, l’incidente è avvenuto quando le postazioni non erano state ancora occupate e quindi nessun lavoratore ha subito danni irreparabili. Ma fino a quando dovremo continuare ad invocare la buona sorte?

Ciò che infatti indigna ulteriormente è che proprio in questi ultimi giorni il Capo Dipartimento ha adottato un Documento di Valutazione dei rischi asfittico e privo di qualsiasi aderenza alla realtà degli Uffici situati nello stabile in parola. Non si è minimamente tenuto conto degli eventi occorsi in passato, pure doverosamente segnalati, al fine di mettere in atto misure preventive che potessero evitare il ripetersi di tali episodi.

Tutto è stato inghiottito dal tritacarne dell’adempimento burocratico, peraltro tardivo e carente, realizzato al solo fine di dimostrare il “grandissimo” interesse riposto dal nuovo Capo Dipartimento nelle questioni della sicurezza sul lavoro.

E’ evidente che alle tanto declamate dichiarazioni d’intenti effettuate negli ambiti istituzionali  non è seguito alcun fatto e comportamento coerente e fattivo.

Numerosissimi uffici del MEF in ambito cittadino sono continuamente coinvolti in episodi di tale specie, innumerevoli sono quelli in relazione ai quali non ci sono le documentazioni attestanti le idoneità degli impianti e dei locali in cui ogni giorno migliaia di lavoratori prestano servizio. Eppure tutto tace e si liquidano tali eventi come non prevedibili ed accidentali senza interrogarsi sulla propria incompetenza, mancanza di sensibilità e  assenza di senso dello Stato.

Ad onor del vero, però, in un’occasione si è invece ben notata l’asserita “grandissima sensibilità” per tali questioni da parte del MEF. Infatti, con una recente direttiva recante una interpretazione restrittiva delle norme, il Capo Dipartimento del DAG ha fatto sì che venissero eliminati gli RLS negli uffici periferici le cui sedi RSU sono state accorpate nelle ultime elezioni.

Complimenti!!

Il grande risparmio che l’Amministrazione otterrà da tale brillante provvedimento di spending review sulla pelle dei lavoratori magari servirà a finanziare la formazione degli RLS eletti un anno fa e sopravvissuti alla mannaia del provvedimento di ultima adozione. 

In merito poi allo stabile di Via dei Normanni, una domanda ci sorge spontanea: quanto il MEF dovrà sborsare per sostituire probabilmente le apparecchiature informatiche e per ripristinare i locali danneggiati? Quale sarà il costo per la collettività dell’inattività forzata dei dipendenti? Possibile che nessuno dovrà pagare per lo scempio del denaro pubblico operato continuamente e colpevolmente?

 

 

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