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Comunicati USB Inail

Benefici assistenziali: E IO PAGO, CONTINUO A PAGARE E POI RIPAGO

Roma,

 

 

 

Dopo la brutta sorpresa della polizza sanitaria  i lavoratori dell’Inail avranno tra poco un’altra brutta sorpresa: la riduzione consistente dei benefici assistenziali.

          All’origine della riduzione senza dubbio la diminuzione del fondo destinato a tali benefici.

La norma contrattuale infatti prevede che per erogare borse di studio, soggiorni estivi, festività di fine anno… venga istituito un fondo pari all’1% delle spese per il personale.  Tale fondo non  è  quindi fisso ed immutabile, ma legato ad una serie di variabili. Se  i lavoratori vanno in  pensione le spese per il personale diminuiscono e di conseguenza diminuisce il fondo.

          Ma non solo.

          Se la politica dei tagli alla spesa pubblica impone delle riduzioni consistenti ad alcune voci, automaticamente l’1% calcolato sulle spese del personale subirà delle riduzioni  direttamente proporzionali. Alcuni esempi: il taglio delle missioni o la riduzione del salario accessorio.

          Come se questo non bastasse il taglio ai benefici assistenziali è dovuto anche alla lievitazione dei costi sostenuti  per l’adesione alla nuova polizza sanitaria. L’importo è infatti passato  da € 347,58 ad € 364,66 pro-capite. Un aumento che appare del tutto ingiustificato se rapportato al notevole peggioramento delle condizioni offerte. Anche in questo caso i lavoratori pagheranno due volte: la prima in termini di mancati rimborsi per prestazioni sanitarie “frequenti” quali le spese dentistiche, le indagini radiologiche…; la seconda in termini di prelievo dal fondo complessivo dei benefici.

Oltre al danno… altro danno!

Inoltre non è molto chiaro se l’unificazione dei  fondi Inail ed Ipsema non rappresenti un ulteriore svantaggio.

 

Questi i motivi che hanno indotto l’Amministrazione a presentare un documento che prevede la necessità  di ridurre la misura del contributo di alcuni benefici ed il numero delle borse di studio per l’Università.

Queste le riduzioni previste:

 

Contributo per le spese connesse allo studio:

·        scuola elementare -30 euro;

·        scuola media inferiore -75 euro;

·        scuola media superiore – 35 euro;

·        università  - 50 euro;

 

Contributo per lo studio della lingua straniera: – 150 euro

 

Borse di studio: sono diminuite di 10 unità per l’università ma è rimasto inalterato l’importo del contributo.

 

Festività di fine anno: – 5 euro

Centri estivi non residenziali: sono rimasti invariati gli importi rispetto al 2010 ma l’Amministrazione ha previsto che se si dovesse raggiungere o superare il budget previsto in  32.000 euro gli importi di tale contributo potranno essere ridotti del 30%.

 

Centri estivi residenziali: l’importo massimo è diminuito di 100 euro.

 

     Tagli consistenti sulle tasche dei lavoratori che si aggiungono ai troppi tagli già sostenuti da alcuni anni a questa parte. Tagli che non si evidenziano nei CUD ma che pesano, e notevolmente.

      E’  evidente che per noi non ci sono le condizioni per sottoscrivere, e quindi  accettare, un accordo di questo genere.

     Unico correttivo che ci sentiamo di proporre in sede di trattativa è che tutti i benefici vengano  erogati sulla base dell’indicatore  ISEE: perché la crisi non pesa su tutti allo stesso modo.

 

 

Roma,30maggio  2011

                                                    USB P.I.

                                            Coord.Nazion. INAIL