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BENI CULTURALI: DOCUMENTO E PROPOSTE DECRETO BONISOLI

Roma,

BENI CULTURALI: DOCUMENTO E PROPOSTE DECRETO BONISOLI

 

Considerazioni:

 

Abbiamo espresso, a partire dalla prima informativa, un parere positivo in merito al segnale di democrazia partecipata manifestata dall’Amministrazione con riferimento alla metodologia e principi con cui sono stati attivati i tavoli tecnici, basati sul confronto, correttezza e rispetto delle parti sociali. E’ la prima volta che la proposta di riforma del nostro ministero è sottoposta al confronto aperto, costruttivo e partecipato, con le OO. SS. con la possibilità di emendarla prima della pubblicazione del relativo d.p.c.m., cosa mai accaduta con i precedenti ministri del MiBAC. In forte controtendenza con chi ha alzato muri e chiusure porti annullando diritti, democrazia e umanità. USB è nata in difesa dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, per un mondo migliore a colori e non in bianco e nero, antifascista e democratico. L’USB P.I. MiBAC ritiene che il nostro Ministero ricopra un compito importante, quello di difendere il territorio, tutelare e valorizzare i beni comuni e ricordare la storia. Pertanto, nel ribadire la nostra condivisione alle dichiarazioni del Ministro Bonisoli fatte durante l'incontro con OO. SS. del 18 luglio 2019 relative a: NO ALLE FONDAZIONI!!!! NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DEI MUSEI!!!! NO AI VOLONTARI SOTTOPAGATI E SENZA DIRITTI PER LA GESTIONE DEI SERVIZI…. E’ PREFERIBILE CHIUDERLI!!!!!!!! NO AI CONSIGLI DI AMMINASTRZIONE NEGLI ISTITUTI CON AUTONOMIA SPECIALE!!!! SI ALLA TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALI PUBBLICO!!!! SI AL CONTROLLO CENTRALE DELLE ATTIVITA’ PERIFERICHE A PARTIRE DALL’ISTITUZIONE DELLA NUOVA DIREZIONE GENERALE DEGLI APPALTI!!!! SI ALL’IMPEGNO PER UNA POSSIBILE REINTERNALIZZAZIONE DI ALCUNI SERVIZI, ATTIVITA’ E LAVORATORI ALL’INTERNO DELLA SOCIETA’ ALES S.p.a., SOCIETA’ IN HOUSE DEL MIBAC A TOTALE PARTECIPAZIONE PUBBLICA!!!!, “denunciamo” l'evidente contraddizione della dichiarazione di cui sopra riferita alle fondazioni e privatizzazioni dei musei. Difatti, già nel d.p.c.m. di giugno all’art. 17 comma 2 lettera e) il direttore generale Musei “favorisce la partecipazione del Ministero ad associazioni, fondazioni, consorzi o società per la gestione e la valorizzazione dei beni culturali” così ribadito anche dal DM, il Direttore Generale Musei “favorisce la costituzione di fondazioni museali con la partecipazione di soggetti pubblici e privati” – non specificando se si tratta di costituzione di nuovi soggetti e quindi aprendo ad ogni genere di scenario. Quindi, a dimostrazione della veridicità delle dichiarazioni del Ministro, nel DM devono, secondo il nostro pensiero, essere soppressi i riferimenti alla possibilità di costituire fondazioni e non solo.

Inoltre:

Ribadiamo la nostra contrarietà alla “regionalizzazione” dei Beni Culturali.

Condividiamo il rafforzamento del ruolo di “governo” del Segretariato Generale, cui è rimesso il controllo e il coordinamento di tutti i livelli dirigenziali generali dell’amministrazione, con l’obiettivo di attivare un sistema univoco di comportamenti su tutto il territorio nazionale.

Condividiamo anche l’istituzione della nuova Direzione Generale Contratti e Concessioni basata su principi di trasparenza, legalità e uniformità dell’ efficienza in tutti i settori del MiBAC.

Esprimiamo perplessità e preoccupazioni per l’istituzione dei Segretariati Distrettuali (12), che potrebbero, in caso di conflitti sindacali, complicare le procedure di raffreddamento considerato la vastità dei territori e per quello che riguarda i compiti e le funzioni degli stessi Segretariati.

Chiediamo il rafforzamento della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale (art. 9 della Costituzione) a maggior ragione riteniamo necessario ritornare alle Soprintendenze di settore legando i musei, le aree archeologiche e non solo, al rispettivo territorio, potenziando le funzioni delle figure professionali specializzate, senza correre il rischio di non riuscire ad assolvere, nei termini previsti dalla legge, ai compiti istituzionali richiesti per la tutela e i vincoli sul patrimonio culturale. Casi evidenti la SABAP delle provincie di Siena Grosseto e Arezzo che ha competenza su un territorio vasto, con un patrimonio culturale altrettanto vasto, le difficoltà per la tutela sono enormi quindi si pensava che questa riforma riconsiderasse di ripristinare la vecchia organizzazione cioè due Soprintendenze quella di Arezzo e quella di Siena e Grosseto. Riteniamo, altresì, che non debbano essere accorpate quelle della Puglia e la Basilicata in considerazione delle distanze e delle difficoltà di collegamento fra le due regioni. E' importante che i futuri Uffici Esportazioni "Centrali" abbiano organi e commissioni qualificate di settore, arti, biblioteche, archivi ecc......con poteri decisionali univoci per tutto il territorio. Tutto ciò per evitare il forte rischio di svendita di parti importanti del “Bene Comune Pubblico ” e/o la devastazione del territorio Nazionale con la possibilità di veder nascere nuovi “Ecomostri”, in forte controtendenza con la richiesta di tutela dell’ambiente, del territorio e paesaggio, che parte, dai “Giovani” e che coinvolge, ormai, un numero crescente di cittadini.

L’istituzione dei Poli Museali Interregionali continuerà a creare un palese sbilanciamento a favore dei “MUSEI PREGIATI”, come dimostrato dall’organizzazione dei precedenti Poli Museali, a discapito dei “MUSEI PICCOLI” solo per dimensioni e non per importanza.

Riteniamo pertanto che il compito del nostro Ministero sia di divulgare la “CULTURA” TUTTA, e il rilancio e la valorizzazione soprattutto per quelle realtà sparse sul tutto il territorio nazionale che rappresentano comunque un Bene Comune per la collettività oltre che l’opportunità di creare posti di lavoro veri e pubblici con forti risparmi economici per la collettività.

L’USB P.I. MiBAC condivide la necessità, espressa dal Ministro, di istituire le “Soprintendenze del Mare”, specifiche in considerazione delle immense ricchezze che si trovano in fondo ai nostri mari.

Chiediamo un serio piano di rilancio per le Biblioteche e gli Archivi, luoghi di cultura, storia e formazione degli ideali e principi che hanno portato il popolo italiano a combattere contro il fascismo e nazifascismo per la Libertà e la Democrazia.

L’USB P.I. MiBAC ritiene di non entrare in merito alla distribuzione dei numeri dei Dirigenti di I e II fascia, tale compito spetta alla politica. Ritiene, che le nostre proposte, debbano essere prese in considerazione per un’organizzazione del sistema culturale pubblico più presente per rispondere alle esigenze e richieste di “tutto il mondo della cultura”anche in merito a un sicuro programma occupazionale, in particolare per i giovani destinati a lasciare il nostro Paese per mancanza di opportunità.

 

Roma,30 agosto 2019

                                                                                                        USB P.I. MiBAC