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BENI CULTURALI E TURISMO: NO ALLA MOBILITA' COATTA.

Roma,

LE ALTRE OO.SS. E L'AMMINISTRAZIONE SOTTOSCRIVONO IL PROTOCOLLO D’INTESA, IN ALLEGATO, E IL SEGRETARIO REGIONALE DELLA CALABRIA DELEGA UN FUNZIONARIO AD EMANARE UN O.d.s. CHE TRASFERISCE COATTAMENTE 20 UNITA' DI PERSONALE DA UN ISTITUTO ALL'ALTRO. USB P.I. MiBACT SCRIVE AL SEGRETARIO GENERALE E NON SOLO.

BENI CULTURALI E TURISMO: NO ALLA MOBILITA' COATTA. LE ALTRE OO.SS. E L'AMMINISTRAZIONE SOTTOSCRIVONO IL PROTOCOLLO D’INTESA, IN ALLEGATO, E IL SEGRETARIO REGIONALE DELLA CALABRIA DELEGA UN FUNZIONARIO AD EMANARE UN O.d.s. CHE TRASFERISCE COATTAMENTE 20 UNITA' DI PERSONALE DA UN ISTITUTO ALL'ALTRO. USB P.I. MiBACT SCRIVE AL SEGRETARIO GENERALE E NON SOLO.

 

Al Segretario Generale

Arch. A.P.Recchia

sg@beniculturali.it

 

Alla Direzione Generale Archeologia

dott. G. Famiglietti

dg-ar@beniculturali.it

 

Al Segretariato Regionale della Calabria

Dott. N. Antonelli

sr-cal@beniculturali.it

 

e.p.c. Soprintendente Archeologia della Calabria

Dott. F. di Gennaro

sar-cal@beniculturali.it

 

 

Oggetto: Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria

               Ordine di servizio n.2 del 1/4/2015

 

 

Con riferimento all’OdS riportato in oggetto codesta O.S. osserva quanto segue:

 

 

 

  • Risulta a questa O.S. che tra le attribuzioni dei funzionari (anche in presenza di delega) NON rientri il potere di emanare e firmare un ordine di servizio inerente l’organizzazione degli uffici e la mobilità del personale (Dlgs. n.165/2001).
  •  L’atto in questione non trova giustificazione in termini di urgenza visto che l’attività amministrativa del museo procede regolarmente sin dalla data del decreto attuativo della riforma del Ministero.
  • Peraltro non si giustifica la perentorietà dell’ordine che avendo decorrenza immediata sottrae in maniera ingiustificata unità di personale agli uffici di appartenenza della Soprintendenza, con le ovvie conseguenze in termini di “continuità dell’azione amministrativa” di tale Istituto. Tutto ciò mentre è in attesa di essere discusso sul tavolo di contrattazione nazionale l’accordo sulla mobilità del personale, la cui finalità è quella di garantire a tutti i lavoratori l’applicazione di criteri di trasparenza e oggettività nella gestione del processo in atto. Il funzionario che si è assunto la responsabilità di emanare tale ordine di servizio non ha tenuto conto delle conseguenze e delle problematiche che questo “atto” determina sul personale dipendente che si trova sballottato improvvisamente da un servizio all’altro.
  • Si sottolinea come questi problemi siano stati già individuati dal Ministero e puntualmente affrontati nella circolare n. 7 del 18.3.2015 dal Segretario Generale che mette in evidenza la necessità di concertare con le strutture sindacali le modalità applicative di questa fase di transizione: ma nulla di questo è stato fatto!

Giova ricordare le preoccupazioni già esposte dal Segretario Generale nella predetta circolare dove si constatava “che alcuni dirigenti, lungi dall’assumere comportamenti collaborativi e volti al superamento degli inevitabili problemi, stiano invece operando in modo del tutto disarmonico creando situazioni conflittuali o acuendo quelle preesistenti, in particolare sia nel merito della logistica sia, e con conseguenze ben più gravi, nel merito del personale”, determinando una evidente criticità di situazioni nei territori. L’ordine di servizio n. 2 del 1.4.2015 del Museo Archeologico di Reggio Calabria configura esattamente la situazione ben espressa dal Segretario Generale nella predetta circolare!

 

Alla luce di quanto sopra espresso, questa O. S. chiede l’immediato ritiro e annullamento dell’ordine di servizio n. 2 del 1.4.2015.

 

 

                                                                                                  USB P.I./MiBACT

 

 

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