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BENI CULTURALI: NO ALLO SPOSTAMENTO DEI LAVORAORI DEL MNR E DELLA SSABAP-RM. LETTERA USB P.I. MiBAC

Roma,

Spett.li

Segretario Generale MiBAC

Dott. G. Panebianco

sg@beniculturali.it 

 

Direttore Generale Organizzazione

Dott.ssa M. Giuseppone

dg-or@beniculturali.it

 

Prof.. A. Benzia

dg-or.servizio2@beniculturali.it

 

Segretario Regionale Lazio

Dott. N. Nardella

sg-laz@beniculturali.it

 

Oggetto: Sistemazione logistica del personale e degli uffici del Museo Nazionale Romano, della SSABAP Roma e del Parco Archeologico dell’Appia Antica.

 

La scrivente O. S. riassume le fasi principali che hanno preceduto e determinato l’attuale situazione e portato alle decisioni UNILATERALI dell’Amministrazione che riguardano il personale dei tre enti coinvolti. Decisioni che hanno spinto le RSU,le OO .SS. e i dipendenti del MNR e della SSABAP-RM a dichiarare lo stato di agitazione.

Nel marzo 2017, a seguito della nomina a Direttore del Parco Archeologico dell’Appia Antica, la dott.ssa Rita Paris, già funzionario responsabile del territorio, ha spostato la sede presso gli uffici del MNR sede delle Terme di Diocleziano senza nessun tipo di preavviso o preventivi accordi con l’ente ‘ospitante’. Il personale PAAA è stato mandato ad occupare delle stanze dove lavoravano persone che, prima della divisione (frutto della riforma Franceschini), già affiancavano il Funzionario Rita Paris su quel territorio e, tutto il personale compreso quello di nuova nomina, è stato fatto deliberatamente confluire nella sede del MNR-Terme di Diocleziano piuttosto che nelle sedi del PAAA (sono presenti uffici nelle sedi territoriali di Capo di Bove, Villa dei Quintili, Lucrezia Romana, Sette Bassi). In seguito lo stesso personale del PAAA ha avanzato richieste per ottenere una sede adeguata lamentando l’insufficienza dello spazio a disposizione e sostenendo che l’unica sede possibile era proprio quella degli uffici del MNR-Terme di Diocleziano e non una delle sedi di pertinenza del Parco dell’Appia presenti sul territorio di competenza .

In seguito è stato richiesto dagli stessi un sopralluogo dell’ASL che ha constatato, come era ovvio che fosse, il sovraffollamento delle stanze occupate dai dipendenti.

Tutte le OO. SS. hanno fatto richiesta all’amministrazione di risoluzione del problema.

Nel febbraio 2018 ad insaputa dei dipendenti del Museo è stato istituito dal Segretario Generale un gruppo di lavoro (nota prot. 1988 del 16 febbraio 2018) coordinato dal Segretario Regionale Dott. Nardella per “individuare adeguate soluzioni logistiche per la riorganizzazione degli spazi del Museo Nazionale Romano (MNR), del Parco Archeologico dell’Appia Antica (PAAA) e della Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma (SSABAP-RM).” Il gruppo di lavoro al suo interno ha proposto un accordo che prevedeva lo spostamento del personale del MNR con la cessione di tutti i locali del braccio di Piazza delle Finanze, sede storica del museo (1), alla SSABAP RM e al PAAA. Tale accordo non è stato sottoscritto dall’Arch. Prosperetti e quindi per diversi mesi tutto è stato sospeso. Sic!!!!!

Il 5 dicembre 2018 sono state convocate le OO. SS. al Collegio Romano dalla DG OR per un incontro riguardante la riorganizzazione degli spazi della SSABAP di Roma, Parco archeologico dell’Appia Antica e Museo Nazionale Romano (cui USB ha partecipato). L’amministrazione, rappresentata dal prof. Benzia, considerando che l’unico atto prodotto risultava essere l’accordo redatto dai dirigenti dei 3 enti e sottoscritto solo da 2 (Porro e Paris) ha ritenuto che questo dovesse essere comunque applicato per risolvere al più presto la situazione di disagio dei dipendenti. Si sarebbe trattato comunque di una soluzione temporanea e provvisoria che avrebbe trovato soluzione definitivamente con la ristrutturazione già prevista degli ambienti già in possesso dei 3 Enti (via di S. Michele, Open Space via Amendola, ambienti su via Appia).

Il 20 dicembre a seguito di tale decisione è stata indetta dalla RSU la prima assemblea dei lavoratori del MNR, contrari all’accordo, che, venuti a conoscenza dei fatti, hanno inoltrato al Segretariato Regionale Lazio la richiesta di convocare un incontro per affrontare le problematiche inerenti tale argomento anche con il personale dei 3 istituti.

Il 15 febbraio 2019 il SR Lazio convoca le OO. SS. e le RSU dei tre Istituti per un incontro informativo in cui viene presentato, da parte dell’Arch. Marzullo (MNR), una proposta di ridistribuzione degli spazi e ricollocazione dei dipendenti articolata in tre fasi. Proposta non condivisa dalle parti sociali e dai lavoratori. Difatti…

Il 4 marzo, conseguentemente, il personale del MNR si riunisce nuovamente in assemblea e invia un documento chiedendo di rivedere la proposta e di aprire un confronto in primis con il Direttore Porro.

Il 9 aprile il Direttore Porro convoca il personale del MNR per argomentare aspetti logistico-strumentali ed organizzativi interni. Il personale risponde inviando il 19 aprile ulteriori proposte che non verranno prese mai in considerazione.

 

(1) Infatti è presso le Terme di Diocleziano che il Regio Decreto del 7 febbraio 1889 ha collocato la sede del Museo Nazionale Romano. Da allora il Museo ha esteso il suo patrimonio e arricchito i suoi allestimenti con una ricca offerta fruitiva: anche il cosiddetto “braccio di Piazza delle Finanze”, corrispondente al primo piano dell’ala III del Chiostro di Michelangelo, rientra nel progetto presentato e approvato dal Comitato di Settore del MIBAC nel 1987 che destina tutte le quattro ali del primo piano del Chiostro al Museo di Protostoria, Museo di Protostoria dei Popoli Latini e che si sta completando sulla base delle disponibilità economiche progressivamente messe a disposizione.

 

Il 30 maggio, non ricevendo alcuna risposta, il personale MNR indice un’altra assemblea per il 3 giugno.

Il 31 maggio esce l’Ordine di Servizio a firma congiunta Nardella, Prosperetti e Porro che non tiene in alcun modo conto delle proposte avanzate.

Il 4 giugno dopo l’assemblea dei lavoratori, le RSU del MNR inviano la richiesta di ritiro immediato dell’OdS e dichiarano lo stato di agitazione.

Il 5 giugno le RSU della SSABAP Roma richiedono anche loro il ritiro dell’OdG e dichiarano il loro sostegno ai colleghi del MNR.

Il 7 giugno viene inviata risposta a firma congiunta alle OO. SS. e alle RSU di MNR e SSABAP Roma nella quale si sostiene che la procedura di consultazione sindacale si intende “correttamente e definitivamente conclusa” con l’incontro dell’8 febbraio e l’invio della relativa documentazione del 14 marzo.

Nella stessa data con comunicazione del dott. Morrone del SR Lazio si “invita” al personale dei 3 istituti a rispettare l’OdG del 31 maggio indicando le date in cui la ditta di facchinaggio effettuerà gli spostamenti da lunedì 10 a mercoledì 12 p.v. ignorando ancora una volta quando rappresentato nelle comunicazioni delle RSU e nella riunione svoltasi ieri a Palazzo Massimo alla quale sono stati ammessi a partecipare 2 dipendenti in rappresentanza del MNR e della SSABAP Roma.

Appaiono almeno singolare le decisioni unilaterali assunte dall’amministrazione e il mancato accoglimento delle reiterate proposte votate all’unanimità dalle varie assemblee delle lavoratrici e lavoratori che si vedono “scippare” Diritti, Prerogative e Dignità.

Per questo e non solo, il 10 giugno è convocata un’assemblea congiunta dei lavoratori del MNR e della SSABAP Roma presso il piazzale adiacente l’ingresso degli uffici del Museo Nazionale Romano.

 

 

Roma,07/06/2019

 

                                                                                                       USB P.I. MiBAC