BENICULTURALI: FRANCESCHINI: SPENDING REVIEW DA 1 MLD E 700 MILIONI SUI MINISTERI; NESSUNA GARANZIA SULLE RISORSE “FRESCHE”; PIANO ASSUNZIONALE TRIENNALE DA RIVEDERE LE COPERTURE ECONOMICHE NONOSTANTE L’URGENTE RICAMBIO GENERAZIONALE E QUOTA 100; INVESTIMENTI SUL PATRIMONIO CON RISORSE NON SPESE;
Ieri presso la sede del Mibac si è svolto il primo incontro con il Ministro Franceschini, ha incontrato le OO.SS. per informare sulle sue intenzioni e ascoltare le richieste delle parti sociali.
Noi abbiamo riproposto la nostra piattaforma rivendicativa:
No alla “Regionalizzazione” del Patrimonio culturale; NO all’accorpamento del Turismo con i Beni culturali per fare cassa; No alle Privatizzazioni, No all’esternalizzazione di beni, funzioni e servizi; No ai volontari sottopagati e senza diritti come forma di sfruttamento dei lavoratori; No alle Fondazioni che gestiscano beni pubblici e/o culturali; No ai Consigli d’Amministrazione negli istituti con autonomia speciale; Si a veri interventi sulla sicurezza, salubrità e igiene nei luoghi di lavoro; Sì alla Reinternalizzazione di servizi, attività e Lavoratori presso il Mibac oppure attraverso la società Ales, a totale partecipazione pubblica; Sì alla Tutela, Valorizzazione e Sicurezza da parte dello Stato per tutto il Patrimonio culturale Pubblico indipendentemente dalla grandezza e/o dall’introito economico degli istituti.
Abbiamo anche ricordato al Prof. Gianpaolo D’Andrea consigliere del Ministro (senza stipendio) l’impegno alla soluzione per l’azzeramento delle graduatorie dei cosiddetti “Funzionari Ombra”, impegno assunto quando ricopriva, l’incarico di Capo di Gabinetto sempre con il Ministro Franceschini; la Trasformazione dei contratti di lavoro a tempo indeterminato per i 33 Tecnici Professionisti assunti con contratti di 9 mesi più 9 con scadenza 31 dicembre 2019.
Abbiamo ancora una volta chiesta la trasformazione del CCNL del commercio dei dipendenti ALES a quello di Federculture; reinternalizzazione attraverso la società ALES delle attività e servizi date in appalto a società private compresi i lavoratori; basta con la precarietà dei contratti di lavoro a tempo determinato, somministrato e intermediazione senza garanzia occupazionale futura; lavoro stabile e sicuro con assunzioni a tempo indeterminato per tutte/i lavoratori; riconoscimento in busta paga della giusta denominazione del profilo professionale; trasparenza nelle selezioni dei candidati.
Nella controreplica il Ministro ha intanto annunciato che per trovare i 23 milioni, necessari al Governo per evitare l’aumento dell’Iva, anche il nostro dicastero subirà un taglio sui fondi ordinari; ha confermato di non voler fare nessuna un’ulteriore”Controriforma” ma di aver bloccato i decreti attuativi del precedente ministro Bonisoli per cui le modifiche al Dpcm verranno fatte a seguito di ulteriori confronti con le parti sociali; ha dichiarato di condividere l’impostazione data dal suo predecessore sulle politiche assunzionali confermando che è necessario avere un ricambio generazionale con posti di lavoro pubblici; ha promesso interventi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro; Ales continuerà il lavoro della cabina di regia sulle tematiche della società.
Abbiamo espresso le nostre preoccupazioni in riferimento alla nuova politica dei tagli nella pubblica amministrazione e nessuna parola e cifra sugli stanziamenti per i rinnovi contrattuali nel Pubblico Impiego scaduti da un anno, che dimostrano la totale mancanza di volontà anche di questo governo ad investire sui lavoratori pubblici ma addirittura cancellare diritti e riduzione di salari. Nel Mibac il precedente Ministro aveva ridato un’impronta “statale” con politiche assunzionali ambiziose e rafforzamento della Tutela e Valorizzazione del patrimonio culturale pubblico, come previsto dall’art.9 della Carta Costituzionale.
USB P.I. MiBAC non resterà a guardare e vigilerà sull’azione politiche del Ministro Franceschini per la difesa dei diritti, salari, dignità dei lavoratori e per una vera Tutela e Valorizzazione pubblica del patrimonio culturale.
SOSTIENE LA “BATTAGLIA” PER UN SINDACATO LIBERO
NO ALLA FIRMA “ PER LEGGE DEI CONTRATTI”
SI ALLA DEMOCRAZIA E PLURALITA’ SINDACALE
LOTTA CON NOI ISCRIVITI ALLA USB P.I.