Bergamo, 1° Maggio 2014 ore 10, il corteo parte come da tradizione dalla stazione ferroviaria. La presenza sotto le bandiere dei Confederali è decisamente ridotta rispetto agli anni passati. I troppi silenzi e le scelte negative di Cgil, Cisl, Uil verso il mondo del lavoro e non solo (Legge Fornero, Jobs Act, Renzi ecc.) pesano certamente sulla possibilità di mobilitazione dei propri iscritti alla "NON" festa del lavoro. Decisamente diverso, allegro, colorato e molto numeroso lo spezzone dei movimenti che rappresentano l'opposizione sociale alla testa dei quali primeggiavano gli striscioni, i cartelli e le bandiere dell'USB e di altri sindacati di base; cioè tutti coloro che da diversi mesi crescono e con forza intervengono in tutte le iniziative che riguardano la lotta per la casa, il sostegno alle famiglie sfrattate, i lavoratori che combattono per difendere il posto di lavoro, contro il razzismo ecc. Due momenti hanno sicuramente occupato la scena della manifestazione. Il primo: la protesta degli occupanti di Zingonia (particolarmente sentita dai manifestanti) davanti la sede della Lega Nord; contro il razzismo, i ghetti, tutte le forme di esclusione e di divisione tra i lavoratori. Il secondo: dopo fischi e slogan contrari a Cgil, Cisl,Uil e ai partiti che sostengono il governo (“venduti” il più gettonato) lo spezzone dell'opposizione sociale ha costretto i confederali ad abbandonare in fretta e furia il palco di Pza.V.Veneto. Palco immediatamente occupato dai manifestanti che di fatto hanno cambiato come si suol dire musica. Per la prima volta a Bergamo sono intervenuti a raccontare le loro esperienze condite da una rabbia profonda, lavoratrici, lavoratori, migranti, senza casa e naturalmente i sindacati di base; insomma tutto il mondo reale. La piazza ancora piena applaude e finalmente si ritrova tutti uniti la FESTA.