C’erano anche l’USB e i facchini di Italtrans in sciopero, alla cerimonia inaugurale di Bergamo capitale della cultura. “Lavoratori picchiati, famiglie sfrattate. È questa la cultura che propagate?”, recitava lo striscione esposto da facchini, studenti, disoccupati e militanti al passaggio del corteo istituzionale.
Come Unione Sindacale di Base Federazione di Bergamo, come Federazione del Sociale, come USB tutta abbiamo voluto riaffermare a gran voce che la cultura che ci piace di più è quella dei diritti, della dignità, dei contratti, della casa per tutti, da opporre a quella del profitto, della sopraffazione, dello sfruttamento e degli sfratti.
In una città sotto assedio abbiamo portato, così, i valori della cultura operaia, della solidarietà, dell'antifascismo, dell’antirazzismo e della pace.
I facchini e i militanti hanno urlato a gran voce “alzare i salari, abbassare le armi”, dietro i cordoni di finanzieri e poliziotti che li hanno prima confinati su un marciapiede (per difendere la cultura) e poi hanno respinto con la forza il tentativo di partecipare al corteo, provando a più riprese a sequestrare lo striscione esposto.
La nostra cultura è quella dei diritti e della dignità.
#schiavimai
Unione Sindacale di Base – Federazione di Bergamo
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