Sono oggi in corso in numerose città le iniziative dei lavoratori pubblici nell’ambito della giornata di nazionale mobilitazione organizzata della L’Unione Sindacale di Base Pubblico Impiego contro le misure imposte dalla BCE e confermate nella Legge di stabilità che, oltre a mantenere il blocco del turnover ed i tagli al salario, concretizzano la legge Brunetta, con mobilità obbligatoria del personale attraverso meccanismi cogenti e sanzionatori, la Cassa Integrazione, e la cancellazione delle piante organiche, ovvero licenziamenti. Si aggiungono poi ulteriori tagli ai fondi per i Ministeri, con pesanti ricadute sul servizio Pubblico e dunque allo Stato Sociale.
A Roma era in corso un presidio itinerante che, partito davanti al MEF in via XX Settembre, ha poi raggiunto il Ministero del Lavoro in via Flavia. I dipendenti pubblici, con trolley, scatoloni con su scritto “Lavoratore in mobilità”, “Dipendente licenziato offresi”, “Perseguitate gli evasori, non i lavoratori”, stavano per raggiungere in pullman la sede INPS di via Amba Aradam ed il CUP dell’Ospedale San Giovanni, per congiungersi in seguito con i lavoratori della Ricerca, quando sono stati bloccati dalle forze di polizia.
Attualmente è in corso una trattativa in Questura per poter riprendere l’iniziativa, mentre i lavoratori stazionano all’interno nel bus, su cui campeggia lo striscione del “Pubblico Impiego incazzato”, fermo accanto al Ministero dell’Economia.
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