NE’ PEO, NE’ IMA
RdB\USB non sottoscrive il
CCIL 2010
La trattativa per il CCIL 2011 si è conclusa con un’ipotesi di accordo sottoscritta dalla sola CGIL mentre tutte le altre sigle non hanno accettato la proposta dell’Amministrazione a causa dell’impossibilità di effettuare le PEO per il 2010 e con il rischio concreto di non poterle fare neanche nei prossimi anni, al di là dell’impegno di facciata contenuto nell’ipotesi d’accordo.
Noi riteniamo che l’Amministrazione, nel momento in cui si appresta a procedere ad una riorganizzazione che si prefigge di ottenere risparmi sulla pelle dei lavoratori che si vedranno necessariamente aumentare i carichi di lavoro, debba provvedere a stanziare risorse aggiuntive per il personale tecnico\amministrativo che tale riorganizzazione dovrà subire.
Invece, l’Amministrazione destina maggiori fondi per le Posizioni Organizzative e di Responsabilità per mantenere invariate le quote distribuite nel 2008, a fronte di un maggior numero di aventi diritto.
Infatti, questa voce anche quest’anno è aumentata, arrivando alla cifra di € 3.150.228,22, pur essendo di fronte ad un totale del contratto collettivo bloccato dal 2004.
Per quanto riguarda poi l’Ima, che come sapete dal 2011 rischia di essere abolita, l’unica certezza derivante dall’ipotesi di accordo è che verrà distribuita solo per i primi mesi del 2011 mentre non vi è alcuna garanzia per il futuro su cui l’Amministrazione ha rifiutato di prendere impegni precisi finché non si firma il CCNI 2010, così come un rifiuto netto hanno opposto circa i criteri con cui intendono utilizzare i 2 milioni di euro sui benefit per il prossimo anno.
La minaccia, neanche troppo velata, è stata quella di affermare che se non viene sottoscritto il CCIL 2010 entro il 31/12/2010 non solo il fondo del 2010 verrà decurtato di € 780.000,00 ma tale taglio si protrarrà anche nel triennio 2011-2013 che dovrà avere il Fondo 2010 come parametro di riferimento come previsto dal Decreto Legge 31 maggio 2010 n. 78.
SIAMO STUFI DI ACCETTARE
QUESTO METODO DI CONTRATTAZIONE.
RIGETTIAMO QUESTO CONTRATTO E CON ESSO IL METODO RICATTATORIO DELL’AMMINISTRAZIONE