La giunta comunale e i partiti “dell’ammucchiata” delle larghe intese sono ad un bivio: tentare di affossare la democrazia di questa città, per contrastare l’esito della consultazione referendaria del 26 maggio che ha sancito la volontà dei bolognesi di fermare l’assurda pratica che vede tagli continui alla scuola pubblica per finanziare quella privata, o prendere atto che l’era della “sbornia” delle privatizzazioni come panacea di tutti i mali è finita sotto le macerie del suo fallimento.
L’amministrazione comunale deve fare i conti con lavoratori, pensionati e cittadini che sono determinati a difendere la propria scelta e a fermare le politiche di austerità e privatizzazione.
L’USB, che insieme al Comitato Art. 33, ha condotto e vinto la battaglia referendaria, chiama le lavoratrici e i lavoratori a partecipare e vigilare, durante la discussione in consiglio comunale, lunedì 22 luglio a partire dalle ore 13, in occasione dell’apertura del dibattito sul tema del finanziamento pubblico alle scuole private.
Andremo a ricordare alla giunta e ai partiti che il loro compito è di rappresentare la volontà dei bolognesi e che chi non rispetta le regole della democrazia non è degno di amministrare questa città.
Bologna, 19 luglio 2013
USB – Bologna