Sciopero improvviso nel magazzino GSI Parmareggio dell’Interporto di Bologna dove mercoledì mattina si è sfiorata la tragedia, in seguito ad un cortocircuito nella sala in cui sono parcheggiati i muletti utilizzati dai magazzinieri. Una fiammata che solo per puro caso non ha investito una lavoratrice intenta a cambiare la batteria di uno dei mezzi.
Immediata la reazione dei lavoratori organizzati con USB che hanno interrotto la produzione e si sono spostati fuori dal magazzino di Bentivoglio.
Da mesi le RSA e le RLS dell’Unione Sindacale di Base segnalano criticità varie nel sito logistico ed in particolare l’inadeguatezza dei mezzi di trasporto, rotti, vecchi e mal tenuti, ma come accaduto anche oggi, l’unica preoccupazione del padrone è quella di non fermare la produzione.
Questa mattina l’epilogo con l’incidente che soltanto per puro caso non ha avuto conseguenze peggiori, ma che ha causato la ferma reazione dei magazzinieri.
Non vogliamo morire per i profitti dei padroni, rivendichiamo il diritto a lavorare in sicurezza! USB, che è anche soggetto promotore di una legge di iniziativa popolare per l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro, ritiene da sempre prioritario il rispetto degli obblighi in materia di salute e sicurezza sul lavoro ed è al fianco della lotta dei lavoratori dell’Interporto. Lo sciopero proseguirà fino a quando non verranno assicurate le più consone condizioni di sicurezza dell’impianto
#schiavimai
USB Logistica
Bologna 30/8/23