L’atto di provocazione volgare e spregevole compiuto dalla consigliera Bergonzoni lo scorso lunedì presso l’area di sosta di via erbosa offende tutti e tutte.
La spavalderia e l’arroganza con la quale la consigliera si è introdotta nell’area di sosta assieme alle testimonianze dirette di chi di quel gesto è stato vittima dimostrano la viltà di chi, per una manciata di voti, sarebbe disposto a vendere sua madre.
Il gesto compiuto in via Erbosa dall’esponente del Carroccio segue di poco, nel tempo, ma è del tutto simile nella sostanza, a quello da noi subìto nel corso dell’iniziativa di lotta per il diritto all’abitare che ci aveva portato ad occupare per tre giorni e tre notti Palazzo d’Accursio.
Persone di tantissime nazionalità, accomunate dal medesimo problema, lottavano per rivendicare il rispetto della dignità umana; nel pieno di quell’iniziativa la Lega nord montò un gazebo ed espose degli striscioni dai contenuti palesemente xenofobi e razzisti.
Allora la risposta da parte di tutta la città fu immediata e veemente e un gran numero di persone accorsero a portarci solidarietà.
Per questo crediamo che gli abitanti dell’area di sosta di via Erbosa non devono essere lasciati soli e che la consigliera Bergonzoni, che sabato accompagnerà Matteo Salvini in una nuova provocazione, meriti una risposta collettiva perché collettiva è stata l’offesa generata dal suo gesto di lunedì.
Noi saremo lì, assieme agli abitanti.
Non cadremo nei loro trabocchetti e non reagiremo alle loro provocazioni, ma tutti assieme li accoglieremo con la serenità e la dignità di chi sa di essere dalla parte del giusto.
Ci auguriamo infine, che chi dovere neghi a Salvini il permesso di andare a disturbare persone che già quotidianamente devono fare i conti con discriminazione e pregiudizi. Sarebbe un gesto di civiltà.
Per Asia-Usb Giorgio Simbola 347 7925632