Questa mattina il presidio organizzato dall' AS.I.A. ha ottenuto il rinvio dell'esecuzione dello sfratto di una famiglia composta da cinque persone, di cui due bambini.
Lo sfratto è stato rinviato al 18 luglio. Un sospiro di sollievo per Abdel e la sua famiglia, ma non è sufficiente.
La situazione, in Emilia Romagna e soprattutto a Bologna, è talmente grave che neanche i minori vengono tutelati, in cui tantissime persone sono già senza casa, in cui è altissimo il rapporto tra sfratti e abitanti.
In tutta Italia i movimenti di lotta, i sindacati conflittuali, le reti di solidarietà stanno lottando per ottenere una moratoria nazionale. Sotto la campagna STOP SFRATTI STOP SGOMBERI STOP PIGNORAMENTI vogliamo bloccare la macelleria sociale che la perdita degli alloggi sta creando, e questa settimana è stata piena di picchetti contro gli sfratti e iniziative, come quella del 18 giugno, giornoin cui in tante città ci sono state occupazioni e manifestazioni alle sedi dell'Unep e dei tribunali.
Leistituzioni a Bologna non possono fare finta di niente. Tutte le misure fin'ora adottate, come il protocollo che provava a “bloccare” gli sfratti per morosità, sono state un fallimento.
L'unico modo per alleviare le condizioni di crisi per migliaia di famiglie di lavoratori è ammettere che abitare debba essere un diritto, che nessuno debba rimanere senza casa, che bisogna sottrarre il il patrimonio pubblico dalla vendita e renderlo disponibile per la soddisfazione dei bisogni di migliaia di persone.
Nelle prossime settimane ci saranno altri picchetti, altre iniziative di lotta,altre manifestazioni. Tra la disperazione e la rabbia,noi scegliamo la seconda.
AS.I.A/USB BOLOGNA
Aderente
alla FSM