“Ora il nodo vero è lo sciopero generale e ancora di più l’opposizione o meno al Patto Sociale” esordisce Luigi Marinelli della USB di Bologna. “Costruire uno sciopero generale – sottolinea Marinelli - che riesca a coinvolgere tutti i lavoratori pubblici e privati, generalizzando la piattaforma rivendicativa ed estendendo la partecipazione attiva anche a tutti quei soggetti collettivi che operano nel sociale e sui territori”.
“Dalla Camusso non ci si poteva aspettare neppure l’evocazione rituale dello sciopero generale, ed infatti non è arrivata, - attacca Luigi Marinelli - dovrebbe essere chiaro che per la dirigenza CGIL l’uscita sciagurata da questo sconto è arrivare ad un nuovo patto sociale “collaborativo” con il padronato, come è accaduto nelle altre crisi economiche precedenti”.
“Come USB questa giornata di sciopero, indetta anche da noi per oggi e per domani nel resto d’Italia, è una giusta risposta dei lavoratori metalmeccanici all’attacco di Marchionne e al tentativo di esportare il modello FIAT nel resto del paese” aggiunge Valentina Delussu della USB Lavoro Privato, “ma – specifica sempre la Delussu – la FIOM deve decidere se, a fronte della indisponibilità della CGIL, vuole o no costruire, insieme al sindacalismo di base e conflittuale, una risposta adeguata, a partire dalla convocazione di uno sciopero generale e generalizzato”.
“Più che fischiare la Camusso bisogna prendere atto dell’indisponibilità della dirigenza CGIL a dare una risposta generale e agire di conseguenza”. Conclude Valentina Delussu.
Bologna 27 01 2011
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