Dopo la proclamazione dello stato di agitazione che ha imposto un percorso di confronto alla cooperativa Arca di Noè, dopo numerosi incontri intercorsi tra il sindacato e la cooperativa presso la Prefettura e presso Confcooperative, le lavoratrici e i lavoratori in assemblea sindacale hanno deciso che è arrivato il momento dello sciopero!
Nonostante qualche tiepida e informale apertura da parte della cooperativa, non vi sono gli elementi necessari per concludere positivamente questa vertenza. L’ultimo incontro presso la sede di Confcooperative ha visto la cooperativa ammettere, solo a parole, un ravvedimento per quanto riguarda l’applicazione scorretta del contratto territoriale, nello specifico sulla corresponsione del “buono pasto”. Da parte aziendale rimane la disponibilità a parole di continuare il confronto rifiutando però di firmare un verbale di incontro dove riportare le opinioni e dove ci si impegna al confronto sui temi proposti da lavoratrici e lavoratori.
Le buone parole e le finte rassicurazioni non rasserenano gli animi all’interno della cooperativa. Da anni va avanti un percorso di sindacalizzazione per richiedere l’applicazione corretta dei contratti collettivi nazionali e territoriali. Contratti che, ribadiamo, sono stati firmati da Cgil Cisl Uil al ribasso sulla pelle di chi lavora e che nonostante tutto non vengono neanche applicati correttamente dalle cooperative del consorzio.
Chiediamo l’applicazione immediata di questi istituti previsti dai contratti:
- buoni pasto per tutte e tutti le/i dipendenti assieme agli arretrati degli ultimi anni;
- utilizzo delle 150 ore retribuite per il diritto allo studio;
- pagamento delle ore straordinarie quando effettuate nell’orario di reperibilità;
- eliminazione delle forme spurie contrattuali che vanno dai finti apprendistato alle p-iva fino alle lettere di incarico e assunzione diretta e stabilizzazione dei lavoratori con contratto di apprendistato, p-iva o lettere di incarico.
Scioperiamo per migliorare le condizioni di lavoro e per migliorare la qualità di un servizio essenziale e fondamentale, in questa fase storica dove dominano le guerre. Il sistema di accoglienza ai rifugiati diventa nuovamente centrale nonostante i decreti Minniti e Salvini l’abbiano azzoppata, scendiamo in piazza per ribadire il punto di vista dei lavoratori e delle lavoratrici dell’accoglienza.
Contrastiamo le logiche che vedono profughi di serie A e profughi di serie B, contrastiamo anche la logica del profitto che imperversa nei servizi in appalto di ASP città di Bologna.
Invitiamo tutti i lavoratori e lavoratrici di Arca a scioperare e scendere in piazza, contestualmente rivolgiamo l’appello a tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’accoglienza migranti per andare a richiedere nuovamente al Comune e ad ASP di aprire il tavolo per la qualità del lavoro nell’accoglienza.
Il compito del pubblico è di vigilare sui bandi e sugli appalti in quanto le cooperative ricevono i sol-di in base ai contratti nazionali, questi appalti vengono sistematicamente viziati dal meccanismo messo in campo da tutte le cooperative del consorzio Arcolaio. Contratti part time obbligatori e sottostimati rispetto all’orario di lavoro, flessibilità e reperibilità non retribuita, banca ore per non pagare gli straordinari, p.iva , lettere di incarico, apprendistato. È il momento di esercitare un vero controllo sulle modalità di gestione del consorzio e delle cooperative.
Questo non è lavoro, è sfruttamento!
USB Lavoro Privato