Ieri alle 15, nella sede dell'Assessorato al Welfare, si è tenuto un incontro tra l'Assessore Amelia Frascaroli, la dott.ssa Annalisa Faccini e le organizzazioni impegnate a trovare una soluzione ai problemi derivanti dalla chiusura dell'ENA.
ASIA USB, presente al tavolo assieme alle altre organizzazioni, dichiara quanto segue:
La valutazione emersa e condivisa dal tavolo di discussione riguardo al percorso ENA è fortemente negativa. Non si può accettare che ora circa sessanta persone vengano espulse dai centri senza nessuna risorsa e senza nessuna possibilità, dopo che quantità enormi di denaro pubblico sono state sprecate in una gestione quanto meno approssimativa.
I canali tradizionali di assistenza proposti dall'Assessore durante il tavolo, che già non sono in grado di far fronte alla sempre più numerose condizioni di malessere che la città manifesta, sono assolutamente privi di significato ed evidentemente non considerabili.
I rifugiati ENA, in tal caso, andrebbero solamente ad ingrossare il numero, già consistente, delle persone che dormono in stazione o in altre situazioni di vergognoso degrado che Bologna non può più tollerare.
ASIA USB e le altre associazioni hanno avanzato all'Assessorato due proposte di soluzione a costo zero per l'Amministrazione, basate sull'impegno diretto della società civile e su il coinvolgimento diretto dei rifugiati.
I tempi a disposizione sono ridottissimi. Alla conclusione dell'ENA (28/02) una parte dei rifugiati è stata accolta all'interno delle strutture approntate per l'emergenza freddo. Quando questa si concluderà il 31 marzo, queste persone, se non si trovano soluzioni prima, finirebbero per strada assieme a tutte le altre ospitate nelle strutture, per cui non è stata progettata una ricollocazione.
Pertanto è stato richiesto ed ottenuto un ulteriore incontro per martedì prossimo. In tale sede l'Assessorato dovrà esprimere una posizione definitiva in merito alle proposte da noi avanzate, o assumersi le responsabilità della gestione fallimentare dell'ENA.
Durante il tavolo è stata più volte ribadita la condizione essenziale per ogni trattativa: “che nessuno resti senza casa, neppure per una notte”.
Aderente
alla FSM