UNA “NORMALE” ASSEMBLEA DEI LAVORATORI
ovvero (caccia alle “streghe” presso la DTL di Salerno)
Nella giornata del 16 aprile ci siamo recati presso gli uffici della DTL di Salerno per tenere un'assemblea del personale.
Durante l'assemblea, peraltro partecipata e propositiva, un gruppo di lavoratori si è iscritto alla nostra Organizzazione Sindacale dichiarando di condividere le analisi e la linea di azione espressa.
Fin qui niente di particolare: una normale assemblea presso un ufficio territoriale tra i tanti della nostra Amministrazione.
Che però, l'assemblea a Salerno non fosse uguale alle altre ce ne siamo accorti nell'arco di poche ore.
In un clima, che oseremo definire in puro stile medievale, i lavoratori che hanno “osato” iscriversi alla USB e tutti quelli che hanno “osato”, persino, partecipare all'assemblea sono stati avvicinati singolarmente da altri e indagati sul perché e il percome avevano appunto “permesso” alla USB di “entrare” negli uffici della DTL di Salerno e, sul perché e sul percome, avessero loro stessi partecipato all'assemblea e, addirittura, pensato di iscriversi.
Tutto questo in un vero e proprio clima da “caccia alle streghe” che in decenni di esperienza e lavoro sindacale non trova precedente alcuno.
La strana “invasiva curiosità” (vogliamo così chiamarla ?!) di alcuni di questi “inquisitori in erba” era motivata dal disappunto che la USB è un sindacato conflittuale inviso all' Amministrazione; insomma uno di quei Sindacati che pone dei problemi a difesa dei lavoratori, li affronta con la controparte e tenta di risolverli opponendosi ad essa con modalità anche di tipo conflittuale, ma sempre all'interno delle regole dettate dalla legalità e dalle norme contrattuali. In sostanza un sindacato che fa il sindacato!
E' questo che temono alcuni presso la DTL di Salerno ?
Se questo è il problema significa che alla DTL di Salerno qualcuno è così “terrorizzato” dall' ingresso della nostra Organizzazione perché ha timore che gli equilibri creatisi, a questo punto è lecito pensare, a favore di alcuni e a detrimento di altri, siano messi in discussione dal confronto diretto con la USB.
A tal proposito “Lor Signori” devono, comunque, essere informati che:
la USB è un Sindacato presente da 20 anni presso il Ministero del Lavoro.
La USB è un Sindacato Confederale presente nel privato e nel pubblico e in tutte le situazioni di conflitto e di lotta sui territori. In particolare nel settore del Pubblico Impiego ha, ormai, da più di un decennio conquistato, tra iscritti e voti alle RSU, la maggiore rappresentatività in quasi tutti i comparti. In particolare presso il nostro Ministero la USB è da sempre il quarto sindacato dopo la triplice con 11% dei consensi dei lavoratori.
Nelle ultime elezioni RSU la USB è diventato il primo sindacato negli uffici di Roma (Amministrazione Centrale e Territorio) e …. negli uffici di Roma votano più di 1300 lavoratori !!!!
Oltre ciò, la USB è il primo sindacato al Ministero del Lavoro in Sardegna. E' il primo sindacato in città quali Alessandria, Cagliari, Crotone, Genova, Oristano, Parma, Pisa, Sondrio, Torino DRL, Trieste conseguendo degli ottimi risultati in Campania negli uffici di Avellino, Benevento e Caserta e totalizzando complessivamente nelle ultime elezioni RSU 706 voti.
In sostanza la USB è un sindacato in crescita, per merito dei lavoratori che vi partecipano e, soprattutto, per merito delle politiche sindacali di coerenza e di trasparenza che ne hanno da sempre accompagnato l' azione.
Il conflitto, se necessario, è parte integrante di qualsiasi azione sindacale.
Non ci risulta storicamente che i lavoratori abbiano ottenuto in passato e nel presente qualche diritto senza reclamarlo utilizzando gli strumenti legittimi che i contratti consentono.
Quindi, chi è che ha paura della USB?
Non certo i lavoratori che presso la DTL di Salerno si sono confrontati con noi !
Ci viene invece da pensare che, proprio da coloro i quali sono venuti tentativi di curiose pratiche di “persuasione”, il timore monta.
E' il timore dettato dall'arroganza di chi presume che la gestione dei rapporti sindacali all'interno di un posto di lavoro debba essere esclusiva prerogativa di pochi e che il democratico confronto con nuovi soggetti possa essere destabilizzante per gli interessi di alcuni a scapito dei diritti di tutti i lavoratori.
Non abbiamo altra spiegazione per quanto di grave sta avvenendo presso la DTL di Salerno.
Diffidiamo, pertanto, formalmente i soggetti che si sono sentiti legittimati a “intervenire” (o almeno a provarci) su quei lavoratori che, liberamente e nell' esercizio del loro pieno diritto sindacale, hanno partecipato alla assemblea della USB e si sono iscritti alla nostra O.S., a cessare immediatamente di porre in essere, direttamente o trasversalmente, tali comportamenti, contro i quali la USB, se necessario, interverrà con tutti gli strumenti sindacali e legali consentiti a difesa dei principi fondamentali dell' esercizio al diritto alla libertà di pensiero, di partecipazione e di appartenenza sanciti dalla nostra Costituzione.
Roma, 29 aprile 2013
USB/P.I. Coordinamento Nazionale Lavoro e P.S.
03 maggio 2013 - Il Mattino
Clima di caccia alle streghe al Distretto territoriale per il lavoro...
Salerno - Clima di caccia alle streghe al Distretto territoriale per il lavoro di Salerno. A dirlo è il sindacato di base dell’Usb, che in una nota denuncia che alcuni dipendenti i quali avevano partecipato a un assemblea indetta presso l’ente siano stati avvicinati e diffidati ad organizzare altri incontri e a non aderire all’organizzazione. «In un clima, che oseremo definire in puro stile medievale – tuona l’organizzazione – i lavoratori che si sono iscritti alla Usb e tutti quelli che hanno osato, persino, partecipare all’assemblea sono stati avvicinati singolarmente da altri e indagati sul perché e il percome avessero, appunto, permesso al nostro sindacato di entrare negli uffici della Dtl di Salerno e, sul perché e sul percome, avessero loro stessi partecipato all’assemblea e, addirittura, pensato di iscriversi. Tutto questo in un vero e proprio clima da caccia alle streghe che in decenni di esperienza e lavoro sindacale non trova precedente alcuno». Questo spiacevole episodio, secondo l’Usb, sarebbe dettato dal timore e dall’arroganza di chi presume che la gestione dei rapporti sindacali all’interno di un posto di lavoro debba essere esclusiva prerogativa di pochi e che il democratico confronto con nuovi soggetti possa essere destabilizzante per gli interessi di alcuni a scapito dei diritti di tutti i lavoratori. «Diffidiamo, pertanto, formalmente i soggetti che si sono sentiti legittimati a intervenire – continua la nota – su quei lavoratori che, liberamente e nell’esercizio del loro pieno diritto sindacale, hanno partecipato alla assemblea della Usb e si sono iscritti alla nostra organizzazione, a cessare immediatamente di porre in essere, direttamente o trasversalmente, tali comportamenti, contro i quali, se necessario, interverremo con tutti gli strumenti sindacali e legali consentiti a difesa dei principi fondamentali dell’ esercizio al diritto alla libertà di pensiero, di partecipazione e di appartenenza sanciti dalla nostra costituzione».