Dopo il servizio televisivo fatto sugli abbonamenti TPER per l'anno in corso, in cui ci si congratulava dell'enorme quantità di abbonamenti fatti per settembre e già nei primi giorni di ottobre, bisogna fare alcune precisazioni.
Non si può che elogiare l'operato dei lavoratori e delle lavoratrici agli sportelli delle biglietterie TPER, che nonostante le carenze organizzative del committente e del gestore privato che opera in appalto, tra abbonamenti annuali ordinari, abbonamenti scolastici, il "salta su" della Regione, il bonus 60 euro del governo, gli abbonamenti Unibo e così via, si sono caricati addosso tutte le responsabilità che giorno dopo giorno si sono susseguite tra regolamenti incerti, ordini di servizio totalmente assenti e mancata organizzazione nella gestione degli sportelli.
La campagna abbonamenti è tutt'altro che finita come chiunque può vedere passando davanti ai punti TPER: anche in questo ultimo fine settimana l'afflusso di utenza è stato molto elevato con attese che si attestavano tra le due e tre ore domenica, giornata in cui erano aperti come fosse una normale domenicale solo due sportelli in via Marconi anziché i cinque potenzialmente operativi, con condizioni di lavoro e di servizio non adeguate.
Altra considerazione è d'obbligo: il sistema farraginoso messo in piedi dal sistema appalti non dà quel rapporto diretto tra operatore ed azienda primaria, con la conseguente difficoltà di reperire immediatamente informazioni utili e semplificazione operativa, oltre che un piano organizzativo preventivo che permetterebbe di dare un servizio adeguato alle esigenze del cittadino utente. Questo sistema di indebolimento tra domanda ed offerta deve essere radicalmente rivisto e semplificato con la gestione diretta del servizio offerto.
Contro il perdurare di questa situazione con i relativi disagi per gli operatori e per i cittadini siamo pronti all’indizione immediata dello stato di agitazione a tutela degli interessi collettivi.
p.USB Lavoro Privato Emilia Romagna
Sebastiano Taumaturgo