Lavoratori,
in attesa dell’ incontro del giorno 10 giugno p.v., presso la Prefettura di Cagliari, con all’ ODG la C.E.A 2015, esterniamo il nostro punto di vista sulla questione che ci ha fino ad ora visto spettatori di una autentica opera teatrale dal solito copione che ci lascia molto perplessi e allo stesso tempo preoccupati.
Gia da alcuni mesi infatti l’amministrazione e qualche O.S. , tradizionalmente a braccetto , tirando fuori la scusa che i soldi messi a disposizione della regione sarda (600.000,00 € a fronte di 720.000,00 richiesti) erano pochi, hanno inscenato che a queste condizioni non si firmerà ne si aderirà alla CEA 2015.
Con il passare del tempo però, mentre le altre O.S. sono del parere che non si deve aderire alla CEA, l’amministrazione è in procinto di firmare la convenzione.
Come dire, 600.000,00 euro sono pochi ma ….vanno bene lo stesso, purchè non ci siano le O.S in mezzo e poter quindi gestire le risorse a proprio piacimento.
Magari coinvolgendo qualche volontario da impegnare in partenze itineranti da dislocare qua e là con qualche mezzo rimediato all’ultimo momento.
Addio perciò alle sedi stagionali storiche.
Si vuole risparmiare persino sugli accessori che derivano dalla partecipazione alla CEA del personale permanente: trasferte, ore di viaggio eventuale fruizione dei pasti nei ristoranti convenzionati, ecc….
Si vuole dare inizio ad un nuovo corso, tutto a discapito della qualità del lavoro e dei lavoratori che si troverebbero a lavorare di più nei turni ordinari e al contempo impossibilitati ad effettuare (su base volontaria) turni in straordinario al fine di portare a casa qualche euro in più.
Partenze da dislocare a proprio piacimento e senza una programmazione seria.
In tutto questo tempo non si è fatto altro che rimproverare alla regione sarda di non aver mai acquistato i mezzi necessari ai VV.F. per meglio partecipare alla CEA, addirittura di aver restituito all’Unione Europea ben
18 milioni di fondi che si potevano benissimo impegnare per l’acquisto di mezzi antincendio, alla stregua delle altre regioni …mhà..!!
Noi che eravamo convinti che i mezzi li deve comprare il Ministero degli Interni…, ci chiediamo e chiediamo al personale : è giusto tutto questo? E’ giusto non aderire alla CEA per lavorare di più in ordinario permettendo all’Amministrazione di gestire a proprio piacimento le risorse impegnate come avvenne alcuni anni fa? ( nel 2011).
E’ normale che il ministero debba chiedere i soldi alle regioni per mandare avanti un corpo oramai alla deriva? Per chi è convinto che i trasferimenti di soldi avvengono dal centro alla periferia, è servito.
La pretesa dell’amministrazione di fare shopping con i soldi di altri non ci va giù. Soldi, ricordiamolo, di una regione povera sempre e costantemente in profonda agonia.
Oltre ai mezzi sembra che anche il mancato trasferimento di un nutrito numero di VP in Sardegna , sia colpa
della Regione Sarda. Ma non finisce qui.
A leggere bene le varie note e articoli pubblicati sui media locali, si evince che la possibilità di trasferimento in Sardegna di un elevato numero di VP (250 unità), cosi come promesso dal Sottosegretario Bocci durante la sua recente visita in Sardegna, si è arenata per colta della Regione Sarda che non ha messo a disposizione del Ministero le risorse comunitarie. Come dire tu mi dai alcuni milioni di Euro, (ben 18), e io ti mando in Sardegna i VP così come previsto nel riordino truffa, appena emanato dall’ Amministrazione.
Un riordino, ricordiamolo, fatto di tagli ma che “assegna” (si fa per dire) alla Sardegna un cospicuo numero di VP rispetto al passato ma che riduce le unità di personale qualificato, un riordino, diremmo, a titolo oneroso.
Ai colleghi in attesa di trasferimento diciamo di pazientare e di non cadere nel tranello di chi vuole apparire come unico artefice del potenziamento tanto sospirato, ma che in fondo è solo fumo negli occhi.
PER LE RAGIONI SU ESPOSTE DICIAMO A GRAN VOCE NO AL RIORDINO, NO AL MINISTERO DEGLI INTERNI SÌ AD UNA MODERNA PROTEZIONE CIVILE.
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